Campobasso, da panchinaro ad eroe: la parabola di Michael Liguori

La sua tripletta al "San Nicola" è stata consegnata alla storia

20 Febbraio 2022

Redazione - Autore

Quella partita neanche doveva giocarla, eppure in 72 minuti più recupero è diventata una delle serate più belle della sua vita. È la storia di Michael Liguori, esterno classe 99 del Campobasso ed assoluto protagonista nella vittoria dei suoi contro il Bari. Con la prima tripletta tra i professionisti, ha schiantato la capolista regalando una partita magica a lui, ai suoi compagni e ai tifosi. Un qualcosa di storico che però non arriva per caso. 

Dal Pescara al gol decisivo ai playout di Serie D

La storia di Michael è fatta di tanta gavetta e forza di volontà. Cresciuto nel settore giovanile dell’Alba Adriatica, a 18 anni passa alla Primavera del Pescara. Qui ha la possibilità di confrontarsi contro i migliori talenti italiani, tra cui Kean con la Primavera della Juventus allenata da Fabio Grosso. Diventa una pedina importante dello scacchiere offensivo del Pescara Primavera e a quell’età le scelte sono due: rimanere per tentare il salto in prima squadra o iniziare con la girandola dei prestiti. 

Michael sceglie la seconda, vuole diventare qualcuno fin da subito. Nel gennaio del 2018 rimane in Abruzzo ma cambia maglia e categoria andando al San Nicolò Notaresco, in Serie D. Quella sarà una metà di stagione non facile per la squadra che lotta fino all’ultimo per non retrocedere. Lì trova anche Mirko Cudini, suo futuro allenatore al Campobasso ed anche una sorta di mentore per il giocatore. Ma Liguori non si tira indietro, è sempre in prima linea per combattere. Gli sforzi sono tanti, ma il club non riesce ad evitare i playout. Per mantenere la categoria, serve una vittoria contro la Jesina in gara secca, ed arriva proprio grazie ad un gol di Michael Liguori ad un minuto dal triplice fischio. 

Liguori: Ciccio Lodi, Campobasso e la tripletta al San Nicola

Un pezzo di storia al Notaresco l’ha già scritto, e stava per mettere le mani anche su un qualcosa di più grande. Alla sua seconda stagione in D, la squadra è cambiata e sfiora i playoff. Il palcoscenico della terza serie però Michael lo inizia a calcare con la maglia del Catania. Purtroppo a fine anno il suo San Nicolò non ce la fa a salire, ma intanto lui colleziona le prime presenze in C con i rossazzurri. 

Il giorno del suo esordio al “Massimino” avviene al fianco di due leggende catanesi come Ciccio Lodi e Biagianti contro il Potenza di Lescano. Purtroppo però non riesce ad affermarsi con il Catania e nella stagione 2019/2020 torna in D sempre con il San Nicolò Notaresco. Al suo ritorno, gli abruzzesi sono una seria contendente per la promozione: alla fine del girone d’andata la squadra di Liguori è prima, con il Matelica ed il Campobasso alle spalle. Un rendimento che però a fine stagione non regge e saranno i marchigiani a salire.  

Foto di Tess Lapedota

La stagione della svolta però è quella del 2020/2021, dove Michael gioca con la Recanatese diventando un vero e proprio leader. Il che era inevitabile con questi numeri: 12 gol e 8 assist in 31 presenze. Nella città di Leopardi, le poesie le scrive sul campo. Non passano inosservate le sue prestazioni ed il Campobasso, avversario in quella stagione, si assicura le sue prestazioni. Fino alla partita contro il Bari aveva segnato due gol, score superato con una sola partita. La sua tripletta è stata consegnata alla storia, chissà che al “San Nicola” non sia nata una nuova stella.

A cura di Filippo Rocchi