Fidelis Andria, a Palermo in nave andata e ritorno: racconto di un’impresa sfiorata

La storia della lunga trasferta dei biancoazzurri, a un passo dall'impresa al Barbera

17 Marzo 2022

Luca Guerra - Autore

Viaggiano in nave per 22 ore tra andata e ritorno, attraversano tre regioni e un mare, sfiorano l’impresa e credono nella salvezza attraverso i playout. Protagonisti i giocatori della Fidelis Andria, che nella 32esima giornata del girone C di Serie C sono stati in corsa per la vittoria su campo di un Palermo imbattuto in casa da un anno fino a sei minuti dalla fine, quando Luperini con un colpo di testa ha siglato l’1-1.

Fidelis Andria a Palermo in nave: il racconto

A rubare l’occhio, al di là di un risultato che vale tanto nella corsa salvezza, con la Fidelis oggi penultima e distante sette punti dal Messina quintultimo (distacco che varrebbe la disputa dei playout), sono le modalità di viaggio della squadra allenata dal tandem Di Leo-Di Bari. Che a Palermo è arrivata…in nave. Già, perché la spedizione verso la Sicilia ha avuto il via nel pomeriggio di martedì. Transfer in pullman per Napoli e traghetto in partenza alle 20:15 per Palermo: giocatori e staff in cabina, sveglia alle 6.30 e arrivo sull’isola alle 7. Di lì il trasferimento in una struttura ricettiva, con risveglio muscolare, pranzo e spostamento allo stadio. Un percorso quasi obbligato, reso tale dalla cancellazione del volo prenotato per la Sicilia a meno di una settimana dalla partenza.

Dopo l’1-1 del Barbera, con reti di Messina e Luperini intervallate dal rigore parato a Floriano da Saracco, la squadra ha ripreso i borsoni e ha ripetuto l’iter delll’andata. Nave in partenza da Palermo alle 20 di mercoledì, arrivo a Napoli alle 6 del mattino di giovedì e di lì in viaggio per Andria. Una traversata che sa di sacrificio, lo stesso spirito che il team del presidente Aldo Roselli ha messo in campo contro il Palermo e che servirà nelle prossime sei giornate di campionato. Curiosità: hanno impiegato meno tempo per la trasferta i 59 tifosi che hanno seguito la strada nel settore Ospiti viaggiando in aereo. I loro applausi al fischio finale restano nelle orecchie: “Attaccati ai colori sociali in maniera morbosa – li ha definiti Di Leo – fare una trasferta così lunga di mercoledì vuol dire essere innamorati della squadra. Speriamo di ripagare i loro sacrifici con la salvezza, ce la meritiamo e la meritano loro”.

Testa alla Paganese

Il treno salvezza intanto passa anche dal prossimo match casalingo, in calendario domenica contro la Paganese che precede i biancoazzurri di cinque punti: la speranza dello staff tecnico è di recuperare alcuni degli indisponibili – da Di Piazza a Casoli – registrati nella trasferta di Palermo, in attesa di far chiarezza sulle condizioni di Bubas, costretto alla sostituzione nel primo tempo della sfida del Barbera. Di certo ci sarà il rientro di Sorrentino, non autorizzato all’ingresso nello stadio di Palermo da un disguido sul green pass.