Dall’idolo Del Piero alla “scuola Sassuolo”: l’Ancona si gode il baby Mattioli

La storia e i sogni dell'attaccante dell'Ancona

Mattioli Ancona
14 Novembre 2022

Redazione - Autore

Solo 20 minuti. Sono quelli impiegati da Andrea Mattioli, subentrato al 66′ nel match tra Ancona e Imolese, per segnare un gol da tre punti. Sugli sviluppi di un corner, il classe ’01 si è ritrovato al posto giusto e nel momento giusto: spizzata di testa di De Santis sui suoi piedi e il gol è servito. La seconda marcatura per Andrea con la maglia dei biancorossi che, questa volta, è stata decisiva per conquistare il terzo risultato utile consecutivo dell’Ancona. Un primo scalino per salire i suoi sogni. Del Piero e Morata sono i suoi punti di riferimento, il Sassuolo la sua scuola. Tanto da apprendere, molto da dimostrare, ma entriamo nella sua storia.

Ufficio stampa Ancona

Mattioli, la scuola di marca Sassuolo

La formazione di Andrea è di marca verdenera. Il giovane è approdato tra le file del Sassuolo nel 2015 e con l’Under 17 ha rivelato in fretta tutte le sue doti: all’attivo 14 reti in 23 presenze ed è arrivata subito la chiamata della Nazionale, prima con l’Under 17 e dopo con l’Under 18. La concretezza del suo buon gioco si traduce con le buone prestazioni e le reti realizzate, che lasciano ben sperare a un prosperoso futuro.

La Serie C con il Pontedera e l’approdo ad Ancona

Per il giovane ’01 è il momento di assaporare un nuovo ambiente. Da lì, il prestito per “farsi le ossa” al Pontedera, squadra propense all’investimento sui giovani talenti. L’imperativo per Andrea è migliorarsi e con i granata l’esperienza è assicurata. Per lui 32 presenze e anche un gol centrato in occasione del match contro il Montevarchi. Una volta finita l’esperienza con il Pontedera, la Serie C si afferma la sua categoria: ufficiale l’approdo al suo attuale Ancona.

Ufficio stampa Ancona

La Juventus nel cuore e gli idoli Del Piero e Morata

Il sogno di sentirsi proprio come il suo idolo. Per il centravanti sarà stato sicuramente questo il pensiero che l’ha incoraggiato e trascinato. Figuriamoci poi, se il giocatore del cuore porta il nome di Alessandro Del Piero. L’amore per la sua Juventus e l’ammirazione non solo per il numero 10 biancoverde, ma anche per Alvaro Morata, potrebbero giocare un ruolo fondamentale per il tipo di giocatore che Andrea desidera essere. Testa, gambe e personalità: Mattioli punta già al prossimo gradino per iniziare la scalata.

A cura di Ylenia Cucciniello