Crianca prodigio. Davide Merola e il suo calcio alla brasiliana

In Primavera con Zaniolo, Davide Merola si trasforma da enfant prodige a finalizzatore

Davide-Merola-Foggia
16 Febbraio 2022

Redazione - Autore

Crianca prodigio. Così in portoghese potrebbe declinarsi il nome di Davide Merola. Nato a Santa Maria Capua Vetere, per lui il calcio è sempre stato divertimento. Tre i gol segnati in questa stagione. L’ultimo ieri nello strabordante successo del suo Foggia alla “Zaccheria” contro il Palermo. Un 4-1 che non ammette repliche. Eppure c’è stato un momento in cui i rosanero sembravano potersela giocare. Ma al solito Brunori, ha risposto, alla mezz’ora circa di gioco, il 18 rossonero. Ha riconsegnato le chiavi del match ai pugliesi, dando il là alle successive reti di Garofalo e Curcio.

Merola arriva in prestito dall’Empoli sempre attenta ai giovani

Davide Merola, classe 2000, arriva a Foggia in prestito dall’Empoli. Ancora giovanissimo, la sua adolescenza, spesa poco tra i campi della sua terra d’origine, è quella di un carnevale del pallone. Si fa avanti tra gol e meraviglie, prima nella squadra della sua città, Capua. Ma ci resta poco. Perché, subito dopo la prima esperienza “casalinga”, è già tempo di guardare lontano. Ed allora nell’agosto 2013 passa alle giovanili dell’Inter. Qui, diventa fiore all’occhiello del vivaio. E’ nella Primavera del 2017/18 che insieme ad un terzetto di amici del calibro di Zappa, Pinamonti e Zaniolo, sogna attraverso l’emulazione del triplete nerazzurro di quasi dieci anni prima. Insieme ai compagni, che oggi stanno lottando per salvare il Cagliari, per far grande l’Empoli e per il rilancio della Roma di Mourihno; vince Campionato, Supercoppa e Torneo di Viareggio. Può fregiarsi di esser stato capitano di leader indiscussi della Serie A. Accanto a loro ha realizzato 59 reti.

Davide Merola non è stato solo l’enfant prodige. Prima del riscatto in Serie C, con la maglia dell’Inter ha esordito in Europa League, il 14 marzo 2019, contro l’Eintracht Francoforte. Ma nel suo destino c’ era scritto Empoli. Società da sempre attenta ai giovani. La stessa società che ha rilanciato Pinamonti con medesimo percorso. Per Davide Merola nel 2019-20, ad Empoli è un misto emozionale tra grandi e calcio che già conosceva come le sue tasche. 4 apparizioni in serie B con la prima squadra ed 11 in Primavera con 5 reti. Ma l’emozione più forte forse all’esordio in Coppa Italia. Una doppietta per scrivere il libro dei sogni. Le cui pagine sono ancora da riempire d’esperienza. Conclusa quella apicale della B, passa al Grosseto in serie C. Lo scendere di categoria determina l’ambientamento precoce. Le sue prime prestazioni sono altalenanti. Lui, brevilineo, mancino, con giocate che spesso lo riportano all’infanzia, fatta di acrobazie e tocchi di fino. E’ a Foggia, in questa stagione con Zeman, che ritrova concretezza al fianco delle sua ottima tecnica di base, che lo fanno esprime alla brasiliana maniera di calcio. Con una finalizzazione in più.

Credits Photo: @davidemerola27