Misuraca: “Vincere non è mai scontato, nemmeno a Bari. Qui per rimettermi in gioco”

Il centrocampista arrivato dal Pordenone si presenta in conferenza stampa

17 Febbraio 2022

Luca Guerra - Autore

“Sì dà quasi per scontato che il Bari debba fare sempre risultato e vincere. Non è così. Noi dobbiamo solo guardare a noi stessi, partita per partita: è normale che arriva un momento in cui l’obiettivo sembra vicino e scontato, ma non è così”. Ultimo arrivato (in ordine cronologico) in biancorosso, Gianvito Misuraca ha alle spalle oltre 300 partite tra i pro e troppa esperienza per pensare che il +7 della squadra di Michele Mignani a 12 turni dalla fine del girone C di Serie C possa essere un margine sufficiente per considerare chiusa la pratica promozione. Dopo essersi presentato sul campo subentrando contro Monterosi e Turris, il centrocampista 31enne lo ha fatto davanti ai microfoni. Partendo dalla trattativa che nelle ultime ore del calciomercato invernale lo ha portato a Bari, con Andreoni che ha fatto il percorso inverso: “Dopo la sosta avevo deciso di lasciare Pordenone – racconta – l’ultimo giorno si è riaperta la possibilità Bari e negli ultimi minuti si è sviluppata la trattativa“.

Misuraca ricorda Pordenone: “Anni bellissimi, a Bari non ci sono gerarchie”

Nello specchietto retrovisore ci sono 168 presenze, 7 gol e 12 assist con il Pordenone. Anni che contengono anche una storica promozione in B, una Serie A accarezzata e una salvezza conquistata. “Sono stati anni bellissimi – assicura Misuraca – in questa stagione sono stato condizionato da problemi fisici. Ero pronto al rientro a dicembre”. Poi il destino l’ha portato in Puglia: “Non è detto che arrivando dalla B si faccia il titolare in C. Soprattutto nel Bari. Sono arrivato qui mettendomi a disposizione di staff e gruppo, so di giocarmi il posto con gente forte. Devo ritrovare la condizione dopo l’infortunio”. Ambientarsi a Bari, garantisce, “è stato semplice. Ho trovato gruppo sano. Conoscevo già molti ragazzi con cui sono contento di condividere esperienza”.

Foto di Tess Lapedota

“Scudetto Primavera a Palermo, bella tappa. Ma non vivo di rimpianti”

Tra i volti noti, oltre a Mallamo e Scavone già conosciuti a Pordenone, c’è Antonio Mazzotta. Con il terzino Misuraca ha condiviso la vittoria dello scudetto Primavera nel 2009 a Palermo. “Di quella squadra in pochi sono emersi, sia per demeriti nostri, sia per demeriti generali – ricorda – si poteva fare di più ma quel 2009 lo ricordo benissimo. Stavo percorrendo una strada ad alti livelli“. Passata anche per 10 presenze con l’Under 20 e 7 con l’Under 21. “Non mi piace parlare del passato – replica Misuraca – così come della mia tappa in Slovenia al Nova Gorica. In generale non vivo di rimpianti. Ora ho scelto Bari per rimettermi in gioco“.

“A volte essere sporchi e meno belli è utile”

Chiarezza. La stessa utilizzata quando si parla di collocazione in campo: “Mi trovo meglio da mezzala anche se ho giocato pure davanti alla difesa – ammette – sono qui per dare il massimo, offrendo un’alternativa in più“. Alle spalle c’è la vittoria contro la Turris (“A volte essere sporchi e meno belli è utile, importante è portare punti”), sabato al San Nicola invece arriverà il Campobasso: ” “Ci stiamo preparando come ogni sfida. Bisogna pareggiare l’avversario in cattiveria e agonismo e puntare poi sulla qualità. Il tifo di Bari? Ci sono momenti cruciali e remare tutti dalla stessa parte può essere un’arma in più. Garantisce punti decisivi”.