Seregno, l’ex dg Corda: “Tante falsità su di me! Io il primo a denunciare, la verità uscirà fuori…”

Le parole di Ninni Corda

14 Marzo 2022

Redazione - Autore

Attendo fiducioso il corso della giustizia ordinaria e sportiva, la verità verrà a galla”. L’incipit dell’intervista all’ex direttore generale del Seregno, Ninni Corda, il quale ha voluto raccontare la sua versione dei fatti in merito a quanto successo nei mesi scorsi: “Parto dal deferimento, un qualcosa di inspiegabile per le modalità con cui è arrivato. Sono stato deferito senza neppure essere ascoltato, non ho ricevuto nessuna comunicazione. Sono stato deferito sulla base di una sola versione dei fatti, quella di chi accusava. Io a inizio dicembre mi sono rivolto alla giustizia ordinaria, le indagini della Procura della Repubblica stanno procedendo e stravolgeranno tutta la situazione. Perché, malgrado non ci siano stati mai comportamenti macroscopicamente fuori dalla normalità, l’istigatore di tutto quello che è successo è l’ex presidente del Seregno, Davide Erba”.

Davide Erba

“Ci sono delle chat whatsapp nelle quali il signor Erba in maniera inequivocabile esorta a tenere comportamenti minacciosi e irriguardosi, con tanto di insulti antisemiti, di fronte ai quali io, Gentile e Anelli siamo rimasti inorriditi e non abbiamo risposto, al contrario del ‘suo uomo’ Borghese che invece si è macchiato di comportamenti vergognosi. E in più ho anche scritto al referente della Comunità ebraica di Milano per dar loro tutta la mia solidarietà e il mio appoggio nel caso in cui dovessero far qualcosa contro Erba”.

Le parole di Corda

In secondo luogo Corda tiene a ribattere alle accuse agli atti nel deferimento… “Mi si accusa innanzitutto di aver detto una frase razzista al medico sociale che non mi ha permesso – fisicamente – di entrare al campo di allenamento. Intanto il primo a offendermi e ad apostrofarmi sulla territorialità è stato lui. In secondo luogo c’è una denuncia per violenza privata contro questa persona e contro l’ex vicepresidente, che non mi hanno permesso di entrare a fare il mio lavoro. Sono stato io il primo a denunciare sia Sottili che Arama, che tra le altre cose prendeva anche lui parte a quello che è stato definito calcio fiorentino e che in realtà era palla a mano, sempre in maniera simpatica e divertente”.

La versione dell’ex dg

“Mi si accusa che due calciatori, presunti ‘miei uomini’, avrebbero avuto problemi con altri compagni di squadra. E’ una cosa che succede a tutte le latitudini e in tutte le categorie. Sono infine accusato di aver fatto praticare il calcio fiorentino nel corso delle sedute di allenamento. Falso. E’ una sorta di palla a mano, rugby. Allenamento normale, che fanno tante società in quanto il rugby è consigliato quale sport similare al calcio per forgiare determinazione e concentrazione nell’atleta. E’ una cosa che faccio da 30 anni e di cui nessuno si è mai lamentato. Potrei portare davvero mille testimoni. Si sarebbe poi lamentato Fumagalli, evento stranissimo, visto che lui è stato con me anche negli anni precedenti a Foggia e non aveva mai detto nulla. Al netto del fatto che – ripeto – è una forma di allenamento, nella quale non a caso non si è mai fatto male nessuno, se non in via leggera, come può accadere per qualsiasi altra seduta di allenamento”.

La conclusione di Corda

Ciò che davvero mi rammaricaconclude Cordaè essermi fatto condizionare da una persona quale Erba, che si è rivelata tutto il contrario di come era apparsa. Diceva di voler la Serie B in tre anni, poi all’improvviso niente più, voleva che retrocedessimo. Io capisco tutto, ci possono essere problemi economici, ma serve affrontarli da uomini e non usando questi mezzi. Io sono tranquillo, male non fare paura non avere. Ho la coscienza pulitissima e per me parlano i risultati, basti vedere quelli degli ultimi anni tra Como, Foggia e Seregno dove ho lasciato una squadra ottava in classifica, mentre ora è nei bassifondi. Ho scritto anche a Gravina e Ghirelli, spero di poter essere sentito il prima possibile dalla Procura federale per chiarire tutta la situazione, che è completamente diversa dalle cose raccontate da Erba e smentite dagli atti”.