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Novara, è tornato Lanini: secondo gol consecutivo per l’ex Juventus

Eric Lanini - YT Novara

Eric Lanini in conferenza stampa - YT Novara

La seconda esperienza in maglia Novara di Lanini sembra essere definitivamente iniziata. I numeri non mentono.

Immagina di essere lì, in area di rigore. La tua casa, per tanti anni: hai sempre lasciato un buon ricordo, niente e nessuno potrà mai rinnegartelo. Immagina, però, che proprio quei metri quadri di vita decidano di voltarti le spalle. Cosa si fa, quando succede? Semplice: si cercano altre chiavi per entrarvi. Senza mai disperdere, parallelamente, il sano appetito che allarga le prospettive, proprio come dimostratoci da Eric Lanini.

Professione, attaccante. Maglia numero 9, fissa. E onorata sino a esaurimento scorte. Nella gioia e nel dolore, nei sorrisi e nelle lacrime. Ha girato tanto, anche al di fuori dei nostri confini, ma – sotto sotto – segnare gli è sempre piaciuto: ha sfondato quota 100, rientra quindi in una ristretta cerchia di élite. Eppure, quest’anno, il rapporto con il gol sembrava essersi incrinato.

Niente di debilitante, al contempo. Lanini, del resto, era il tredicesimo acquisto di un Novara consistentemente mutato dal mercato. Per giunta, il classe ’94 tornava in Piemonte dopo quasi un lustro: aveva già giocato con i Gaudenziani, aveva già dato prova dei suoi numeri. Il secondo approccio con la realtà azzurra è quindi risultato più difficile per una serie di questioni: imperativo, infatti, era ritrovare il feeling con il contesto. Quello che sarebbe arrivato poi, era solo che di guadagnato. Detto, fatto.

Ovviamente, al grido di gol. Cresciuto il club, è cresciuto anche l’ex Reggiana e Benevento. Più presente e pressante, nonché incisivo nei momenti topici. Come accaduto contro l’Arzignano, primo gol stagionale dopo 10 giornate e tre punti fondamentali iscritti a referto; come successo negli ultimi 180 minuti di show, contro Lumezzane e Vicenza. Rete ai valgobbini, testata sul gong alla capolista, due pareggi cruciali per consolidarsi a centro gruppo. E per mandare un segnale al campionato: Eric Lanini non ha certo finito di giocare.

Il viaggio di Lanini, dalla Juventus alle serie cadette

Torinese doc, cresciuto nelle giovanili della Juventus, Lanini ha esordito in Lega Pro nel 2013, racimolando 7 reti nelle 22 partite disputate con la maglia del Prato. Successivamente inizia un intrigante girovagare, dove tocca il Belgio (Westerlo) e veste i colori di Virtus Lanciano, Mantova, Como, Vicenza e Matera. Esperienze che ne accrescono la consapevolezza, accompagnandolo nella sua stagione migliore, a Imola, nel 2018/2019. Segna ben 18 gol in 40 partite e torna alla Juventus, sponda Next Gen, ma non incide. Cosa che, invece, gli riesce bene sia a Novara (11 centri in 34 partite di C) e alla Reggiana (10 gol e promozione in Serie B). Anche a Benevento lascia il segno: in un anno e mezzo raccoglie 21 reti. Fino all’attualità, fino al sopracitato (e graditissimo) ritorno.

Non sono mancati, ovviamente, i momenti no. Perché l’addio al sogno di vestire bianconero è arrivato presto, nonostante la 65esima edizione della Viareggio Cup abbia avuto lui come miglior marcatore. E nonostante una Coppa Italia Primavera vinta con sua stessa complicità, sotto la guida di Marco Baroni. Poi, però, il calcio gli ha comunque restituito una parte dei suoi desideri bambini. Lanini, oggi, sa anche come si vince: a Padova ha alzato al cielo la Supercoppa di Serie C e conquistato la B, stesso percorso sponda Reggiana. Poco importa se con il Benevento è finita bruscamente: le strade della vita lo hanno riportato dove, in fondo, è sempre stato bene. Proprio a Novara. Proprio a casa.

Il presidente Fabio Boveri / Credit: Novara FC
Il presidente Fabio Boveri / Credit: Novara FC

I prossimi impegni

E chissà che Lanini, per tornare a gonfiare la rete, non abbia preso ispirazione dalla sua stessa galleria del cellulare. Conserverà gelosamente, ne siamo certi, lo scatto al fianco di un certo Cristiano Ronaldo, immortalato ai tempi della Juventus. Tutto fuorché banale. Ora, però, l’imperativo è andare avanti su questa strada. A ritmo di gol, la sua specialità.

Dovrà presto attivare i radar, perché il Novara è atteso da una serie di sfide intriganti. Si parte da Cittadella, per poi arrivare allo scontro-salvezza con l’Ospitaletto. Finirà così il 2025 piemontese, ma l’occhio è già sull’anno che verrà: il primo match sarà contro l’Inter U23. Un cuore bianconero, una partita del genere, la vive in maniera differente. Che non possa aprire scenari di rilievo…