Rodriguez, dai duelli con Bonucci alla Lucchese: la nuova sfida di “Peter Pan”

La storia del nuovo attaccante dei rossoneri, dall'Espanyol a Cesena, Chievo ed Empoli

rodriguez
4 Marzo 2022

Redazione - Autore

Colpo straordinario in casa Lucchese, che si aggiudica lo svincolato d’oro Alejandro Rodriguez, ex Chievo, Cesena ed Empoli. L’attaccante classe ’91 ha qualità fisiche, tecnica e precisione, impreziosite da un destro potente. Con quasi 200 presenze da professionista, è pronto a rimettersi in gioco in Serie C e sarà subito a disposizione di Pagliuca nella sfida con la Virtus Entella, sua ex squadra. Il “Peter Pan” (soprannome che deriva dalla sua celebre esultanza) della Catalogna, letale in ogni ruolo d’attacco, è pronto a prendersi la Lucchese.

Rodriguez, viaggio dalla Spagna all’Italia

Rodriguez nasce a Terrassa, in Catalogna, e sviluppa subito un amore sconfinato per il calcio. Sempre sicuro e deciso, il suo unico dubbio si presenta intorno ai 16 anni, quando si trova a un passo dal mollare gli studi. Alejandro però non cede, si prende il diploma e continua a coltivare la sua passione con il desiderio di diventare un giorno professore di educazione fisica. Cresce nelle giovanili dell’Espanyol ma con il cambio di dirigenza si trova a dover riprogrammare il suo futuro.

Dopo 3 giorni di prova in un club tedesco, decide di cambiare rotta: non è quello il posto adatto a lui. “Io sono uno solare, che ha bisogno di sorridere sempre e di vedere il sorriso nella gente che mi circonda – raccontò ai microfoni di gianlucadimarzio.com -. Il secondo giorno mi chiama il mio vecchio procuratore e mi dice che c’è una squadra italiana interessata a me. Quando ho sentito la parola Italia mi si sono illuminati gli occhi“.

Il Cesena e il suo esordio tra i grandi

Arriva così l’occasione Cesena, al tempo in Serie A, che nell’estate del 2010 se lo aggiudica. La classe, capacità di lettura e freddezza sotto porta colpiscono i bianconeri in un’amichevole con la Primavera, durante la quale segna 4 gol. Il giorno dopo era già un calciatore del Cesena. L’esordio arriva alla decima giornata contro la Juventus: 12 minuti d’intensità e fisicità. Era la Vecchia Signora di campioni come Del Piero, Marchisio e Sissoko, ma Rodriguez non si fa intimidire: “Entro dalla panchina e comincio a pressare tutti. Ad un certo punto ho dato una ‘legna’ a SorensenArriva subito Bonucci e mi viene addosso. Io ero tranquillo, ma a lui si vedeva che quell’entrata lì non gli era proprio andata giù. Alla fine Grosso gli fa l’occhiolino e tutto si risolve. Con Grosso poi ci siamo anche scambiati la maglia”.

L’attaccante, però, non troverà più spazio con i bianconeri. La stagione seguente la passerà quindi al Pavia, per poi rincasare a Cesena dopo la retrocessione in Serie B. Otterrà il nuovo esordio alla 12° giornata, lasciando di nuovo il segno. Entra all’83’ e dopo 6 minuti realizza di testa il gol partita contro il Grosseto. Rodriguez, dal 2012 al 2015, colleziona 63 presenze e 19 gol. La particolarità è che 46 partite le affronta da subentrato, risultando letale con una media di un gol ogni 124 minuti. Una “calamita” in area di rigore secondo l’allenatore Domenico Di Carlo.

Rodriguez riparte dalla Lucchese

Nell’agosto del 2015 raggiungerà la Sampdoria di Walter Zenga. Impiegato per soli 38′ in 6 presenze, Rodriguez rientra a Cesena, rimanendoci per un’altra stagione. Nel 2017 è il Chievo a garantirsi il cartellino dell’attaccante, e da lì partiranno subito i vari prestiti. Prima Salernitana e poi Empoli, dove inizia bene ma poi viene costretto a fermarsi a causa della rottura del legamento crociato. L’attaccante ripartirà poi da Brescia e farà ritorno al Chievo, prima di passare a gennaio 2020 alla Virtus Entella. Rientra nella società veneta a fine stagione ma con il fallimento rimane svincolato: la Lucchese è la sua chance per ritornare in auge. Al tredicesimo posto nel girone B, i rossoneri si affidano alle sue qualità per rimpolpare l’attacco e aumentare il numero di gol, ora fermo a 27. Lo spagnolo ha tutte le carte in regola per regalare e regalarsi un finale di stagione da sogno.

A cura di Lucia Arduini