Addio a Pieroni, i talenti lanciati dal dirigente a Perugia e Ancona

Ci saluta Ermanno Pieroni, dirigente e presidente che ha legato il suo nome al Perugia e all'Ancona. Questi alcuni dei talenti scoperti

12 Novembre 2021

Redazione - Autore

La scomparsa di un professionista come Ermanno Pieroni lascia un pizzico di nostalgia nei cuori degli appassionati di calcio. In molti si ricordano i talenti scoperti dal Perugia ai tempi della Serie A e dall’Ancona che si affacciò per la seconda volta nella massima serie.

La sua carriera è legata agli anni ‘90-2000, il suo nome resterà indissolubilmente legato all’Ancona e al miracolo di cui ancora si parla da quelle parti. Una scalata dalla vecchia Serie C2 alla Serie A. Ma anche al Perugia e al periodo in cui, al fianco di Gaucci, riuscì a conquistare una promozione in B e due in Serie A. In mezzo tanti campioni scoperti e portati alla ribalta.

I talenti scoperti a Perugia

Davide Baiocco

In Umbria ha dato fiducia e fatto esordire un giovane Baiocco appena ventenne. Perugino doc e prodotto del vivaio. Centrocampista che collezionerà oltre 200 presenze in Serie A, uno scudetto vinto con la Juventus, e oltre 100 partite giocate in Serie B, partecipando alla promozione dei biancorossi in massima serie.

Gennaro Gattuso

Altro centrocampista che ne ha fatta di strada è Rino Gattuso, lanciato dal Perugia fino ad arrivare sul tetto del Mondo nel 2006 con la Nazionale. Una vita passata a recuperare palloni e a dispensare grinta ai compagni. Dopo alcune esperienze con Rangers e Salernitana, diventa bandiera del Milan con cui solleverà titoli importanti.

Marco Materazzi

Dopo la promozione della stagione 1995/1996, Pieroni deve rinforzare la difesa e punta sul giovane Materazzi acquistato la stagione prima dal Trapani e poi ceduto in prestito al Carpi in Serie C. Con la maglia del Grifone collezione oltre 100 presenze esordendo anche in Coppa Intertoto. Il difensore leccese nella stagione 2000/2001 sigla 12 reti, prima di essere acquistato dall’Inter.

Milan Rapaic

Croato proveniente dalla florida cantera della Dinamo Zagabria. Attaccante dotato di un buon sinistro e schierato spesso da esterno d’attacco. Colleziona 131 presenze e 20 reti in quattro stagioni in biancorosso. Vittima preferita? La Roma, castigata con quattro reti in sei incontri.

Hidetoshi Nakata

Le intuizioni di Pieroni non si fermano entro confini italiani. Dalla massima divisione giapponese, con 3.5 mln di euro (al cambio), pesca il giovane Nakata. Centrocampista offensivo che segnerà 24 reti in quasi 200 presenze in Serie A, alcune delle quali pesantissime in ottica scudetto. Con la maglia della Roma sigla il gol che riapre la sfida nello scontro diretto al “Delle Alpi” con la Juve. Rete che spiana la strada per il 2-2 finale e per il terzo titolo dei giallorossi.

Cristian Bucchi

Meno prolifico ma altrettanto importante l’attaccante Cristian Bucchi, pescato dallo sconosciuto Settempeda. 41 presenze e 8 reti. Un calciatore di 23 anni con la voglia di emergere.

Zé Maria

Terzino brasiliano di spinta e con enormi qualità tecniche. Questo è l’identikit di Zé Maria. Prelevato dal Parma nel gennaio del 1999, viene girato in prestito per tre stagioni in Brasile. In Umbria resterà per quattro stagioni divenendo lo straniero più presente di sempre nel club con 157 presenze. Nell’annata 2003-2004 il terzino effettua oltre cento cross dalla fascia destra, imponendosi come uno dei migliori laterali del campionato italiano.

Gli anni all’Ancona

Goran Pandev

Passando all’Ancona, Pieroni portò un giovanissimo macedone che qualche anno dopo sarebbe salito sul tetto d’Europa e del Mondo con l’Inter, Goran Pandev. L’attaccante aveva appena compiuto 20 anni e cercava di farsi spazio in Serie A. Fu prelevato in prestito dall’Inter. Venti presenze e una rete inutile nella sfida al Bologna. Qualcuno già aveva intuito le enormi potenzialità del suo sinistro.

Jardel

Il brasiliano è uno degli attaccanti più prolifici dei primi anni 2000, vince la Scarpa d’oro nel 2000 e nel 2002. Poi si allontana dal calcio che conta per ragioni personali dopo la mancata convocazione al Mondiale 2002 e della separazione dalla moglie. Cerca il riscatto prima al Bolton e poi all’Ancona, ma nonostante le aspettative non lascia il segno.

Pieroni e le altre intuizioni

Si ricordano di lui con affetto anche a Taranto dove ha conquistato diverse promozioni. La più importante sicuramente quella che vide i rossoblù approdare in Serie B nella stagione 1989/1990. Ritorna negli anni 2000 dove porta il bomber di provincia Christian Riganò, 14 reti in C2 al primo anno e 27 l’anno dopo in C1.

In tempi più recenti Ermanno Pieroni si è distinto anche per aver portato, tra il 2005 e il 2007, Maurizio Sarri e Antonio Conte alla guida dell’Arezzo prima della loro definitiva affermazione rispettivamente al Napoli e alla Juventus.