Scaduti i prestiti, è tempo per molti giocatori di fare ritorno alle squadre che detengono il loro cartellino. È il caso questo anche di Amato Ciciretti che, dopo sei mesi di alti e bassi al Como, tornerà al Pordenone. Ma che resti in Friuli Venezia Giulia anche in futuro è tutt’altro che certo.
A parlarne è lo stesso fantasista, ai microfoni de La Provincia di Como: “Ho altri due anni di contratto con loro, ma sono stato messo fuori rosa e non vedo un futuro là. Sinceramente spero di trovare una soluzione differente“. Queste le parole dell’ex Napoli che lasciano poco spazio alle interpretazioni. Il prossimo campionato resta dunque un’incognita per il romano che, dovesse restare con i friulani, rappresenterebbe certamente uno dei giocatori più talentuosi dell’intera categoria.
Un talento che ha assistito Ciciretti in tutta la sua carriera ma non lo ha portato. Nato calcisticamente nelle giovanili della Lazio, Amato fa il grande salto alla Roma Primavera dove si mette subito in mostra. Grande mancino, ottima tecnica. Il giocatore c’è ed è sotto gli occhi di tutti. I suoi primi passaggi con i pro sono a Carrara e L’Aquila, ma è prima a Messina e poi a Benevento che si fa conoscere al grande pubblico.
Con i campani è uno degli artefici della grande cavalcata fino alla Serie A. Sgroppate sulla fascia, dribbling, cross tesi e conclusioni al bacio: negli anni in giallorosso Ciciretti mette in mostra tutto il suo sconfinato bagaglio tecnico. Arrivano i debutti in B e nella massima serie, i primi gol, le prime pennellate su punizione viste in tutta Italia. Normale che su di lui si posino gli occhi delle big e ad accaparrarselo è un’altra squadra della Campania, il Napoli. Al San Paolo però il trequartista diventa una sorta di oggetto misterioso. In maglia azzurra di fatti non esordirà mai.
Da lì inizia un lungo peregrinare in giro per la B: dal Parma all’Ascoli, dall’Empoli al Chievo. Poche gare, per lo più spezzoni, pochi gol, il solito talento ma sempre più a intermittenza. Lontano da quel Ciciretti che con 6 gol e 36 partite giocate aveva spinto il Benevento in A. Su di lui scommette quindi il Pordenone che lo prende, finalmente, a titolo definitivo. Ma il matrimonio non si rivela felice. Solo 8 gare e nessun gol, problemi con l’ambiente e l’ennesimo prestito questa volta al Como dove Ciciretti mette insieme 8 presenze e due reti. Ora le strade si rincrociano, il futuro è però un’incognita.
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