Montevarchi, ufficiali le dimissioni di Malotti

L'allenatore lascia la squadra dopo la sconfitta di oggi

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3 Dicembre 2022

Redazione - Autore

In vista un altro cambio su una panchina di Serie C. Dopo la sconfitta contro il Pontedera per 1-2, Roberto Malotti ha deciso di dimettersi dal ruolo di allenatore del Montevarchi. Una decisione arrivata a seguito non solo del risultato ottenuto col Pontedera – il secondo negativo di fila -, ma soprattutto per la posizione in classifica occupata dal club. Il Montevarchi si trova infatti al 18esimo posto del Girone B a soli 13 punti, ecco perché Malotti ha deciso di farsi da parte.

Di seguito il comunicato ufficiale del Montevarchi: “Mister Malotti fa un passo indietro. La società ne prende atto e ringrazia per il lavoro svolto e per aver portato in alto l’Aquila Montevarchi durante questi anni”.

Aquila Montevarchi Malotti

Il Montevarchi saluta Malotti, un allenatore passionale

Protagonista di una storica promozione, più di tre anni insieme alla squadra e tanti eventi memorabili. Riassumere la storia di Malotti in poche parole sarebbe riduttivo, ma sicuramente, oltre alla promozione in Serie C ottenuta nella stagione 2020/21, i tifosi del Montevarchi ricorderanno l’allenatore per un altro momento iconico. Risale alla scorsa stagione e riguarda la conferenza stampa tenutasi dopo la vittoria sul Gubbio, quando Malotti portò in conferenza stampa il suo cane Tare, un simpatico rottweiler che fece da amuleto per la squadra anche ai tempi della promozione in C.

Malotti Montevarchi cane

Come dimenticare poi le tante dichiarazioni forti di Malotti, sintomo di un allenatore che fa della passione il suo marchio di fabbrica. Da ragazzo giocavo dalla mattina alla sera, il pallone mi ha tenuto lontano dalla droga e dalla delinquenza”, ha raccontato in passato. Lo stesso passato che a Firenze gli fece vivere le case popolari di Ponte di Mezzo: “Situazione difficile in famiglia, ho conosciuto la miseria, quella vera”. Ora ha 59 anni ma fa l’allenatore a tempo pieno solo da tre anni: Gestivo dei ristoranti, otto società che mi portavano via 15-16 ore al giorno. Andavo a letto alle 4 del mattino, poi la mattina subito in piedi per spese e fornitori”.