La seconda settimana di ritiro del Catania 23-24, fortissimo candidato alla lotta per la promozione in Serie B, si è conclusa in grande stile. Dopo l’arrivo del portiere Livieri, successivo agli approdi in rossazzurro dei vari Ladinetti, Rocca, Mazzotta, Zammarini e Chiricò, i siciliani hanno ufficializzato l’arrivo di Davide Marsura, esterno sinistro svincolato ex Ascoli.
Facilità nel saltare l’uomo, numeri importanti (39 gol e 20 assist distribuiti in più di 200 partite giocate tra cadetteria e Lega Pro), duttilità su tutto il fronte offensivo. Il classe ‘94 ha già scatenato le fantasie della piazza catanese in vista della nuova stagione. Ma perché il suo nome è spesso sinonimo di affidabilità sul campo?
Cresciuto nel settore giovanile del Montebelluna, dopo un’iniziale indecisione tra calcio e motori (altra grande passione di famiglia) Marsura passa all’Udinese che lo aggrega alla formazione Primavera, dove ci sono anche giocatori come Meret, Scuffet e Zielinski. Sono anni faticosi per il ragazzo veneto che però si mette in mostra e si guadagna a 17 anni la chiamata del…Manchester United. La tentazione di essere allenato da Sir Alex è forte, la consapevolezza di non essere abbastanza pronto però fa la differenza. Il giovane Davide è lusingato, ma ringrazia e prosegue a Salò il suo percorso, senza rimpianti. Risultato? 9 gol, 3 assist ed un ottavo posto finale che lo porterà, dopo le formative esperienze tra Modena (in comproprietà col Genoa) e Brescia, al Venezia di Pippo Inzaghi.
Gli anni in Laguna sono speciali per Marsura, che diviene un vero e proprio protagonista – al fianco dei vari Audero, Vicario e Stulac – della trionfale vittoria in Serie C e della successiva buona stagione in cadetteria tra giocate, gol (13, spesso pesanti) e tanta qualità.
Nel gennaio 2020 Marsura passa al Pisa. Un vero e proprio segnale di rinascita quello nerazzurro. Dopo le complicate annate vissute tra Carpi e Livorno, (impreziosite comunque dagli 8 gol e i 6 assist messi a referto) vive una stagione (2021-22) sognando la clamorosa promozione in A, sfuggita solo nella finale playoff persa contro il Monza. È poi Ascoli, dopo la parentesi Modena, a rispolverare le doti di Davide, che soprattutto con Breda in panchina (i due si erano già incrociati a Livorno) riesce ad esprimere le sue note qualità. Curiosità: tutte e tre le reti in bianconero dell’esterno sinistro sono state segnate alle sue ex squadre.
Il presente di Marsura adesso si chiama Catania. Voglia di vincere, passione e serietà. Gli ingredienti ci sono, adesso a Davide serve accendere il motore. Per unire corsa e gol al servizio del sogno chiamato Serie B.
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