20. No, non è un numero casuale. Bensì i trofei che Alessandro Nesta colleziona nella sua bacheca. Mondiale, Champions, Scudetti e Coppe Italia. Insomma, c’è di tutto. E c’è anche chi, come suo nipote Gianmarco Nesta, continua a vivere il proprio sogno sul campo. La maglia è la stessa dello scorso campionato, quella del Lecco, dato che il nipote della bandiera del Milan e della Lazio si è conquistato il rinnovo del contratto fino al 2024.
Maglia dello zio sulle spalle fin da piccolo. Stesso cognome, ruolo differente. Ma facciamo un passo indietro. Nesta comincia a giocare nella “Pro Calcio Sabina” squadra di Forano, un comune con poco più di 3000 abitanti. Rapidità e tecnica, mescolando questi due elementi è proprio il profilo del giovane attaccante classe 2000 che viene evidenziato. Così, sulle caratteristiche di Nesta si posano gli occhi di un certo Volfango Petrarca. Non un nome qualsiasi, soprattutto nella sua famiglia. Petrarca infatti è stato lo storico responsabile del settore giovanile della Lazio che ha messo sotto la luce del grande calcio talenti come Di Vaio, Di Canio e proprio Alessandro Nesta. Insomma, il curriculum non mente. Così, Gianmarco comincia a giocare nel settore giovanile dei biancocelesti.
In pochi possono dire di essere passati dalla Juventus al Torino, oppure dalla Lazio alla Roma. Gian Marco Nesta fa parte di questi. La sua avventura all’ombra dello Stadio Olimpico infatti volge al termine per un rifiuto da parte del club biancoceleste. Nuova squadra, stessa città: la capitale. La Roma infatti decide di dare fiducia all’attaccante inserendolo nel proprio settore giovanile. Un altro gradino che permette a Nesta di esprimere al meglio le proprie qualità sul campo. Così, arriva la chiamata di un altro club. Questa volta dall’Umbria: la Ternana è pronta ad accoglierlo. Passo dopo passo, il ragazzo riesce a convincere. Nel settore giovanile è una delle pedine più importanti. La qualità non manca, il carisma, marchio di famiglia, è tanto e gli permette di essere sempre attivo e al centro del gioco. La Ternana decide di dargli la possibilità di esordire in prima squadra. Un altro Nesta tra i professionisti. Un salto nel calcio dei grandi con un cognome che richiede molte responsabilità. 6 presenze con la Ternana consentono a Nesta di guadagnarsi la chiamata del Lecco. 6 partite per convincere una società. Niente male come esordio in Serie C.
Stagione 2020/2021. La chiamata del Lecco arriva e Nesta decide di fare le valigie: destinazione Lombardia. Prestito condito da 25 presenze e 3 assist. Insomma, anche al Lecco l’attaccante dimostra che la dote tecnica non manca ed il club decide di dargli ancora fiducia nuovamente lo scorso gennaio, acquistandolo titolo definitivo. Giocare e convincere: missione riuscita. Il peso del cognome per Gianmarco Nesta non è un’ombra, ma solo uno stimolo per provare a percorrere lo stesso sentiero che suo zio si è costruito anni prima. E lo farà di nuovo al Lecco, fino al 2024, fresco di rinnovo. 37 presenze, 1 gol e 4 assist nell’ultimo campionato. Classe 2000, carisma e responsabilità: Nesta è pronto a scrivere una storia tutta sua.
A cura di Jacopo Morelli
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