Pergolettese, c’è il rinnovo di Matteo Soncin: la foto della firma

Il portiere Matteo Soncin e la Pergolettese ancora insieme: firmato il rinnovo fino al 2023 con opzione per un ulteriore anno: le immagini

16 Maggio 2022

Redazione - Autore

Dopo la definizione del rinnovo di Davide Bariti, la Pergolettese continua la sua campagna di conferme in vista della prossima stagione. A seguito di un incontro, avvenuto nel pomeriggio, il club gialloblù ha concluso anche la trattativa per il prolungamento del contratto di Matteo Soncin, portiere classe 2001.

Pergolettese, i dettagli del rinnovo di Soncin

Affare fatto, strette di mano e c’è anche la firma: Soncin, in foto con il patron e direttore generale del Pergo, Cesare Fogliazza, ha rinnovato il suo contratto fino al 30 giugno 2023. Inoltre, è prevista anche un’opzione per un ulteriore anno insieme, fino al 30 giugno 2024. L’attuale contratto sarebbe scaduto fra un mese.

La stagione di Matteo Soncin con la Pergolettese

Una stagione sulle montagne russe per l’estremo difensore gialloblù: partendo nelle gerarchie di Lucchini come primo portiere, complice qualche errore di troppo è stato “retrocesso” a secondo dopo quattro gare di campionato.

Tanta panchina e poi il ritorno in campo, con il cambio di allenatore: Giovanni Mussa l’ha scelto come titolare. E Soncin ha premiato la fiducia con ottime prestazioni: solo 4 i gol concessi in nove partite disputate, con all’attivo 5 clean sheet. La salvezza prima e la storica qualificazione ai play-off poi sono frutto anche delle sue parate, belle e decisive.

“Paravo con Donnarumma e Reina”, ora il futuro dice Pergolettese

Un futuro da scrivere alla Pergolettese e un passato da ricordare con la maglia del Milan, dall’Under 15 fino alla formazione Primavera. “Di quel periodo ho solo bei ricordi”, ha raccontato lo scorso aprile a LaCasaDiC.com. Ha condiviso spogliatoio e guantoni con due maestri della porta come Donnarumma e Reina, è stato il loro terzo. “Gigio non si accontentava mai, si allenava sempre a duecento all’ora. Non ho mai visto uno forte come lui dal vivo: è un campione. E Pepe un leader e una bravissima persona”.

A cura di Luca Bendoni