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Pontedera, è fatta per il nuovo allenatore. Domani la presentazione

Pontedera esterna

I giocatori del Pontedera

Alessandro Agostini sarà il nuovo allenatore del Pontedera

Dopo la separazione con Max Canzi, promesso sposo alla squadra femminile della Juventus, il Pontedera ha individuato il suo nuovo allenatore. A guidare i toscani nella prossima stagione sarà Alessandro Agostini.

L’ex difensore del Cagliari (8 stagioni in rossoblù) ha convinto la dirigenza granata a puntare su di lui dopo le ottime cose fatte vedere alla guida della Primavera del Genoa. Per lui sarà la prima vera esperienza in una prima squadra.

Agostini in realtà ha già allenato la prima squadra del Cagliari, ma fu un interregno durato 20 giorni nel 2022. Allora allenatore della Primavera, Agostini sostituì Mazzarri traghettando i rossoblù fino alla ormai scontata retrocessione in Serie B.

Ora, una nuova sfida, altrettanto difficile. Il Pontedera è reduce da un ottimo nono posto nel Girone B di Serie C e l’eredità di Canzi non è tra le più agevoli da raccogliere. Agostini è reduce anch’esso da un ottimo nono posto, ottenuto con il Genoa nel campionato Primavera 1. 

Pontedera: Agostini sarà il nuovo allenatore

Ma cosa devono aspettarsi i granata dal nuovo tecnico? Innanzitutto, modernità. Agostini con la Primavera del Genoa ha svariato dalla difesa 3 a 4, optando spesso per il 3-4-2-1 o il 4-2-3-1. Sotto la sua guida sono esplosi giocatori come Seydou Fini e Christos Papadopoulos, entrambi arrivati all’esordio in Serie A.

Ma il capolavoro di Agostini fu a Cagliari nel 2021-22. Lui, che il rossoblù ce l’ha nel sangue, portò l’Under 19 sarda al terzo posto nel campionato Primavera e alla semifinale Scudetto. Davanti solo Roma ed Inter. Ora, a Pontedera, potrebbe ritrovare uno dei protagonisti di quella cavalcata: Isaias Delpupo. 

Aurelio Pontedera interna
Aurelio in azione con la maglia del Pontedera

Alessandro Agostini, una vita in rossoblù

Nato a Vinci come Leonardo, Agostini ha finalmente fatto ritorno a casa. Allenerà nella sua Toscana, quella che gli ha dato i natali e che gli ha permesso di esordire nel calcio che conta. Vivaio Fioretina, poi Pistoiese, Ternana, Fiorentina ed Empoli. Prima di scoprire il vero amore della vita: la Sardegna.

Arrivato a Cagliari nel 2004, Agostini diventa una bandiera del club rossoblù. 8 stagioni, la prima in B, poi tutto in massima serie. Quando lascia l’isola per andare al Torino, lo fa con 298 presenze in più di quando era arrivato. Chiusa la carriera da calciatore col Verona, riparte da Cagliari. Prima la classica trafila nel settore giovanile, poi un pizzico di prima squadra. Ora un altro ritorno a casa: in Toscana, dove lo aspetta la grande occasione della carriera.