Calciomercato

Strategia Capuano: un mercato chirurgico per rinforzare il Taranto

Un mercato oculato, quasi chirurgico nel rapporto tecnico-economico. Ezio Capuano quando ha accettato il ruolo di allenatore-manager del Taranto sapeva bene di non poter sguazzare nell’oro ma di dover arrivare comunque in alto. Da qui l’espressione “con me un calciatore normale deve trasformarsi in un maiale assatanato“. La sessione invernale del calciomercato tarantino è andata proprio in questa direzione, con l’arrivo allo ‘Iacovone’ di calciatori magari poco utilizzati nella prima parte di stagione e, proprio per questo, vogliosi di riscatto e con qualche pretesa in meno sul piano economico, compensata magari dall’appeal di Taranto. Calciatori comunque importanti e di carattere, comune denominatore degli arrivi di Travaglini, De Marchi, Miceli, Valietti, Simeri, Matera e Ladinetti.

Credit: Taranto FC

Il sogno Falco e il sacrificio Antonini

Sogni e tensioni non mancano mai nel calciomercato. Capuano ha cullato a lungo (e forse ancora culla…) il sogno di allenare Pippo Falco. Ha fatto di tutto per convincere l’ex Lecce, Pescara e Stella Rossa. Il calciatore, tarantino doc, ci ha pure pensato ma per i suoi agenti lo scoglio di ingaggio e categoria resta insormontabile. I tifosi ci hanno sperato, raccontando di incontri notturni, appuntamenti segreti. Un corteggiamento d’altri tempi, forse anche per cicatrizzare le ferite dell’addio di Matias Antonini, quello che “se avessi una figlia femmina gliela darei in sposa”. Ma tant’è. Anche quello è stato un piccolo capolavoro: perchè una plusvalenza da circa 400.000 euro su un difensore in serie C (e non solo) non si vede tutti i giorni e poi: “abbiamo ingaggiato Miceli, uno importante e che ha fortemente voluto Taranto“.

Credit: Taranto FC

Le ultime ore di mercato sono state tutte per Riccardo Ladinetti. Quando il Catania lo ha messo in uscita si sono fiondati diversi club, il Taranto è stato il più scaltro. Calciatore forte e voglioso di riscatto appunto. Come gli altri. L’allenatore non ha dubbi: “abbiamo nettamente rafforzato la squadra”. La società in fin dei conti ha fatto il suo e non va dimenticato che questo club deve guardare anche (e soprattutto) al futuro, dal momento che rischia seriamente di restare senza stadio per oltre due anni a causa degli interventi previsti nei prossimi mesi per i Giochi del Mediterraneo. Anche per questo il giudizio non può che essere positivo poi, il tempo darà i voti e i risultati le sentenze.

Redazione

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