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Lecco, il presidente Aliberti sul futuro del club: “Tre gruppi stranieri interessati, ma voglio completare il progetto triennale”

Aliberti copertina

Aniello Aliberti, presidente del Lecco CREDIT: Andrei Eduard Huiala | Calcio Lecco 1912

L’intervista a La Provincia di Lecco del presidente del club Aniello Aliberti sulle questioni societarie

Continua a tenere banco il futuro societario del Lecco. Il presidente del club Aniello Aliberti ha voluto chiarire la situazione in un’intervista rilasciata al quotidiano La Provincia di Lecco. Il tema principale sono le trattative in corso per l’ingresso nel club di nuovi investitori: “I soci possibili sono tre dei quali uno sicuramente americano, il meno probabile. Sono dei gruppi internazionali più che dei soci singoli, persone fisiche. Per questo dire che sono svizzeri, australiani o portoghesi conta poco: sono gruppi che cambiano spesso sede, per cui non è importante definirne la nazionalità, bensì l’interesse. E due su tre di loro sono molto interessati“.

Nessuna cessione in vista però del pacchetto di maggioranza, ci sono prima degli obiettivi da portare a termine: Non non voglio cedere la maggioranza per adesso. Né per la prossima stagione. Per cui per ora stiamo solo parlando. Abbiamo impostato un lavoro importante, che in tre stagioni vuole completare un percorso di crescita. Ma io voglio farle queste tre stagioni.

Continua: “E chi venisse con una quota importante vorrebbe metterci becco, giustamente, legittimamente. Figuriamoci se venisse a prendersi la maggioranza: io potrei anche restare presidente, ma a quel punto le decisioni le prenderebbero altri. Magari non cambierebbe la squadra, ma il direttore sportivo o altre figure per me chiave. Io sono abituato a comandare dove ho la maggioranza. Per cui vorrei tenerla fino alla fine della terza stagione… A meno di patti che prevedano un ingresso futuro, con un minimo impegno attuale“.

Per quanto riguarda invece la cessione solo di una quota di minoranza, il presidente del Lecco Aliberti è chiaro: “Sì, ma in questo caso sarebbero quote che possono essere fornite solo da gente del posto, di Lecco, per sostenere la società, la squadra… Non sarebbe un interesse “vero”, imprenditoriale, ma un modo per darmi una mano. E la apprezzerei grandemente”.