Home » Gli inizi a Firenze, le vittorie a Terni, il ritorno a casa: Livorno, con Peralta puoi sognare

Gli inizi a Firenze, le vittorie a Terni, il ritorno a casa: Livorno, con Peralta puoi sognare

Peralta Catania copertina

Peralta al Catania - credit Catania Fc - www.lacasadic.com

Indole argentina, sangue amaranto: Diego Peralta torna nella “sua” Livorno. 

Il sapore di casa. Dolce sospiro che accarezza le corde dell’anima. Scatenando ricordi. Il cuore che batte, forte, a ritmo di imprese; gli inizi nei dintorni, senza mai disperdere il desiderio di scoprirsi. Poi, un nuovo inizio. Proprio lì, dove nasce un sogno: Diego Peralta è finalmente un giocatore del Livorno.

La terra che lo ha accolto, che ne ha cullato fin da subito i propositi, che lo ha visto muovere i primi passi. Direzione calcio, direzione vita. Quel pallone che fa giri immensi, e poi ritorna. È stata una lunga tappa. Ma, si sa, al cuore non si comanda. E certi amori non finiscono mai. Nemmeno la distanza rompe lo sguardo complice, che dopo anni sa ancora trovarsi nello stesso punto. Non è un caso, anzi. Perché l’uno ha bisogno dell’altro, per dirsi completo.

Un incendio di bellezza che, l’adrenalina del verde, alimenterà fino a esaurimento scorte. Alla squadra di Formisano l’ultima parola. Specialmente ora, con un Peralta in più sulla trequarti. Scuola Fiorentina, sangue argentino e cuore italiano, in carriera ha accumulato diverse esperienze tra Serie B e Serie C: da Pisa fino a Trento, passando anche da Catania, Foggia e Ternana. Proprio con quest’ultima è riuscito anche a conquistare due titoli, durante la stagione 2020/2021: promozione dalla Serie C e Supercoppa di categoria.

Simboli di un anno trionfale, soprattutto a livello personale e realizzativo. Un percorso a ostacoli che proseguirà in discesa: il sapore di casa, è noto, inala ricordi. E tutto si addolcisce…

Origini

Il viaggio, però, inizia a Firenze. Peralta cresce nelle giovanili della Fiorentina, e lo fa in fretta. Nel calcio vede obiettivi e felicità. La stessa che coltiva giorno dopo giorno, una seduta alla volta, senza averne abbastanza. Ha solo storie da raccontare. Ha il graffio del poeta. Il campo conferma: la qualità è di casa. Ventiquattro partite, 8 gol e semifinale di categoria, persa contro il Torino. Sconfitta che brucia, ma che responsabilizza e accresce l’orgoglio: arriva il grande salto. Pisa chiama, Peralta risponde.

In nerazzurro trova quello che si rivelerà il suo grande: Gennaro Gattuso. Sergente tutto anima e cuore che, a Peralta, trasferisce senso del dovere. Ordini rispettati: 3 gol e 5 assist. E allora arriva anche la promozione in Serie B. La storia, tuttavia, non prosegue. Si arresta, insieme ai problemi societari della realtà pisana, tra addii e dimissioni. Il club retrocede e Peralta riparte dalla Spagna, direzione Extremadura. Un breve passaggio, prima del ritorno in Italia.

Peralta
Credit Federico Antonellis

Olbia, Novara e primi trofei

Il tragitto è assalito da pensieri, attese, prospettive larghe e vicoli stretti. Ma il riscatto è dietro l’angolo. Basta volerlo, e il tempo restituisce. A Novara ritrova minuti: 38 presenze, 4 reti e 4 assist. Esperienza formativa, alternata dal prestito di Olbia e passaggi vincenti. Vincenti, sì. Tenere a mente il concetto. Perché sarà l’aggettivo più utilizzato nell’esperienza che segue: Terni. Ternana. I ragazzi di Lucarelli dominano il girone C di Serie C, vincendo 28 partite su 36 e strappando il pass per la Serie B.

Non contenta, la Ternana si prende anche la Supercoppa di categoria, vittoria a cui Peralta contribuisce con una rete contro il Como nella mini fase a gironi. Le statistiche finali sono tra le migliori della sua carriera: 6 gol, 5 assist e nuove strade che si aprono. Il tempo restituisce, dicevamo. E allora sarà Foggia a regalargli un altro anno memorabile: 4 gol, 7 assist e finale playoff, contro tutto e tutti, persa sul campo del Lecco ma con la consapevolezza di aver dato vita a un desiderio inconscio. L’ultimo folle ballo, però, è Catania: nella vittoria della Coppa Italia del 2023/2024 c’è anche la sua firma. Assist, trofeo e adrenalina nel serbatoio, riproposta a Trento (2 gol e 1 assist) e ora pronta a riemergere a Livorno. Direzione, casa. Direzione, vita…