Dalla vetta del girone A agli ex Baggio e Toni: la storia dietro Union Brescia-Vicenza

Credit: Union Brescia
L’Union Brescia ospita in casa la capolista Vicenza, una sfida che va oltre la classifica
Sono 131 i chilometri che dividono lo Stadio “Romeo Menti” di Vicenza dal “Mario Rigamonti” di Brescia. 131 chilometri che attraversano tutto il Veneto occidentale, passando per le colline e i vigneti veronesi, caratterizzati da una rivalità vera: quella tra Union Brescia e L.R Vicenza, quella tra due delle piazze più calde di tutto il Nord Italia.
Una confronto avvenuto 84 volte che quest’anno compie 75 anni, dal primo incontro avvenuto in Serie B nella stagione 1940/1941 alla Serie A, dove le due squadre si sono fronteggiate per 14 volte. L’ultimo incontro risale alla Serie B, nella stagione 2021/2022 dove il Brescia si impose in entrambe le gare vincendo 2-3 e 2-0.
Una rivalità forte, accentuata anche dall’attaccamento alla maglia delle piazze che però ha visto nella sua storia degli ex illustri del calcio italiano. Impossibile non citare Roberto Baggio. Un fierissimo vicentino doc, che dopo tre stagioni in C1 con la maglia proprio del suo Vicenza è costretto a lasciare casa in direzione Firenze, all’inseguimento del Pallone d’Oro che vincerà 8 anni dopo. La carriera del più grande calciatore italiano di sempre, partita da Vicenza e chiusa a Brescia, la squadra forse meno competitiva della carriera di “Roby”, ma per certi aspetti, quella che ha lasciato più il segno.
Tra i 55 giocatori che hanno vestito entrambe le maglie non si può dimenticare anche un campione del mondo, Luca Toni. Il giovane attaccante emiliano ha trovato la chiave di volta della sua carriera (che lo ha poi proiettato verso la vittoria del titolo di capocannoniere della Serie A e del Mondiale) proprio nei passaggi tra Vicenza e Brescia, squadre in cui ha giocato nelle stagioni 2000/2001 e 2001/2003, siglando 24 gol in 75 partite complessive nelle due squadre.
Non solo in campo: l’intreccio tra grandi ex è anche sulle panchine
Non si accende solamente in campo pensando ai grandi ex di entrambe le squadre questa rivalità. La tensione della partita sarà accentuata anche dai trascorsi dei principali autori di questa cavalcate in “direzione Serie B”: i due allenatori. Sarà una sfida nella sfida anche per Aimo Diana e Fabio Gallo, entrambi con un trascorso tortuoso con la piazza avversaria.
Diana prima di approdare in terra bresciana (prima alla Feralpi, poi all’Union Brescia) è stato infatti allenatore del Vicenza, all’inizio della stagione 2023/2024 dopo un’eccellente promozione in Serie B con la Reggiana. La sua avventura in Veneto però è terminata, forse, in maniera troppo prematura, venendo esonerato il 18 dicembre dello stesso anno con la squadra all’ottavo posto.
Più polemica ma per certi aspetti affascinante la storia tra Fabio Gallo, mente di questo inarrestabile Vicenza e la piazza di Brescia. Gallo da giocatore ha infatti vestito la maglia azzurra del Brescia per tre stagioni, dal 1992 al 1995. 18 anni dopo, nel 2013, il suo passaggio all’Atalanta nella stagione 1996 (squadra di cui poi è diventato una bandiera) non è stato perdonato dai tifosi, tanto che l’allenatore ha dovuto rinunciare all’incarico che gli era stato assegnato all’epoca: essere il vice di Marco Giampaolo proprio sulla panchina delle “Rondinelle“.

Come arrivano al match le due squadre?
Partenze eccellenti per entrambe ma l’umore e lo stato di forma con cui arrivano a questo big match è opposto. Il mese di novembre ha portato stanchezza e mancanza di lucidità alla squadra di Diana. L’Union Brescia infatti ha raccolto solamente un punto nelle ultime gare, il pareggio per 0-0 trovato nell’ultimo turno contro l’Ospitaletto. Nell’ultima partita al Rigamonti i bresciani hanno perso la seconda gara stagionale (entrambe avvenute in casa) contro l’Alcione, per 1-0.
Le aspirazioni della “Leonessa” sono chiare, così come evidenziato e comprovato dalle parole del Presidente Pasini, il quale ha voluto dare una scossa decisa all’ambiente anche in vista del big match di domenica 23 novembre. Adesso il Brescia dista 10 lunghezze in classifica dall’inarrestabile Vicenza, ancora imbattutto in campionato e reduce da tre vittorie consecutive. Prima dei due passi falsi arrivati contro Alcione e Ospitaletto il gap tra le due squadre era di soli 5 punti. Non basterà questo però a togliere il fascino e l’elettricità che si percepisce intorno a una delle rivalità più calde di tutto il girone A.
