Ascoli, D’Uffizi rinnova: “Sento di avere una sorta di debito con la piazza”

D’Uffizi e l’Ascoli proseguiranno il cammino insieme. Il centrocampista romano ha firmato il rinnovo contrattuale con i bianconeri

Al terzo anno ad Ascoli, D’Uffizi si è guadagnato la fiducia della società e l’affetto della piazza grazie alle prestazioni e a una maturità sempre più evidente.

“L’Ascoli è un Club che mi è entrato nel cuore” ha dichiarato D’Uffizi subito dopo la firma del rinnovo, parole che raccontano la sua crescita non solo come giocatore, ma anche come uomo. Un’evoluzione interiore che lui stesso definisce uno “switch mentale“, capace di trasformare la sua prospettiva e il suo modo di vivere calcio e vita quotidiana.

Il ricordo della retrocessione di due stagioni fa resta una ferita ancora aperta. Ed è proprio da lì che nasce il senso di responsabilità che il giovane calciatore romano sente di avere nei confronti della tifoseria: “Avverto l’impegno di riportare l’Ascoli dove merita insieme alla squadra. Fra il dire e il fare c’è di mezzo un campionato, ma ce la metteremo tutta“.

Il rinnovo è stato formalizzato dopo la gara con il Pineto, come annunciato dal Direttore Sportivo Patti. Una firma che arriva in un contesto positivo: vittorie, reti importanti e una squadra che dà la sensazione di poter crescere partita dopo partita.

Ascoli, D’Uffizi: un compleanno da ricordare

Il 15 settembre, D’Uffizi ha festeggiato i 21 anni con un regalo doppio, il prolungamento di contratto e quattro gol messi a referto, gli ultimi due arrivati in rapida successione contro Livorno e Pineto. Un bottino che certifica il suo stato di forma e la sua crescente centralità nel progetto bianconero.

“La stagione non poteva iniziare meglio ma il difficile arriva adesso, perché la vera sfida sarà non fermarsi. Siamo solo all’inizio, ma abbiamo ampi margini di miglioramento e sentiamo di crescere ad ogni partita” ha dichiarato. Parole che rivelano ambizione e consapevolezza, le stesse che la società si aspetta da lui.

Il pensiero per il nonno

In questo momento di felicità professionale e personale, D’Uffizi non dimentica le proprie radici e i legami più cari. Dopo ogni gol, alza le braccia al cielo per omaggiare il nonno Angelo, figura fondamentale della sua vita.

“Sarebbe stato tanto contento per me, mi seguiva ovunque e gli rendo omaggio in campo, come se fosse ancora accanto a me” racconta emozionato. Un gesto semplice ma profondo, che testimonia il lato umano di un calciatore che vuole scrivere nuove pagine della storia bianconera.