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Ascoli, Passeri: “Tomei sta facendo ciò che gli ho chiesto”

Passeri al Del Duca

Passeri - Credit Ascoli Calcio - www.lacasadic.com

Il “Dispaccio” del presidente bianconero post Ascoli-Arezzo, l’identità dei bianconeri oltre le sconfitte e la forza del tifo.

Perdere fa male, sempre. Anche quando fa parte del gioco, anche quando rientra nel percorso di crescita di una squadra che sta provando a riscrivere il proprio destino. È il sentimento che attraversa l’Ascoli dopo le ultime battute d’arresto, ma non intacca ciò che questa estate è stato costruito: un progetto tecnico e societario nato per ridare unità e dignità a un ambiente che oggi viaggia nelle zone altissime della classifica e che può contare su una tifoseria tra le più corrette e appassionate del campionato.

Le sconfitte con Ravenna e Arezzo hanno lasciato rimpianti diversi. Contro i giallorossi l’episodio decisivo è arrivato al termine di una gara dominata; contro l’Arezzo, 60′ di attacco, qualche occasione sprecata e la sensazione sempre più evidente che chi affronta l’Ascoli debba cambiare registro tattico per provare a contenerlo. Segno di un’identità forte, riconoscibile, che in queste giornate non ha però portato punti.

Identità che trova la sua guida tecnica in Tomei, difeso apertamente dal presidente: “Non toccatelo, perché io gli ho chiesto esattamente quello che sta facendo“. La linea è chiara e nasce da un principio semplice solo in apparenza: prima il calcio, senza trucchi né scorciatoie, poi tutto il resto. Un credo condiviso che si estende oltre il campo, fino al lavoro strutturale del club: dal progetto per uno dei centri sportivi più qualificati d’Italia, soprattutto per il settore giovanile, al percorso per restituire alla città la Curva Sud e uno stadio più moderno e funzionale.

Un percorso che, secondo la società, ha già centrato il suo obiettivo primario: rendere l’Ascoli un modello, un riferimento osservato e studiato dagli altri. “Siamo la squadra che tutti vogliono copiare e battere“, rivendica il presidente, orgoglioso del cammino costruito in così poco tempo, nonostante le difficoltà iniziali. Una credibilità che non vacilla nemmeno il giorno dopo una sconfitta.

Ascoli e Passeri, meno parole e più campo

È arrivato però il momento di fare un passo indietro comunicativo e lasciare spazio ai protagonisti del rettangolo verde. Dopo mesi molto presenti, il presidente dell’Ascoli Passeri, annuncia lo stop al “Dispaccio”, per evitare che diventi ripetitivo o eccessivamente centrale. Lo spazio ora spetta ai calciatori e allo staff tecnico: “È fondamentale che tutti si concentrino sul lavoro reale, sul calcio giocato“.

Una presenza più silenziosa, ma non meno significativa. Il numero uno bianconero garantisce comunque sostegno totale alla squadra, pronto a proteggere il gruppo e a mettersi in prima linea se necessario. La convinzione è la stessa che accompagna l’intero percorso: focalizzandosi sul campo, le soddisfazioni arriveranno.

Tifosi Ascoli
Tifosi Ascoli – Credit Ascoli Calcio – www.lacasadic.com

Episodi extra-campo e la forza del tifo

Il riferimento all’episodio accaduto nelle ultime ore, giudicato “non commentabile” perché estraneo a tutto ciò che il club considera sport, apre uno spaccato più profondo. Per la società si tratta di un problema sociale, da affrontare nelle sedi competenti, mentre l’Ascoli continuerà a impegnarsi nel quotidiano attraverso prevenzione, formazione e lavoro con i giovani. Vicinanza assoluta al tesserato coinvolto, senza ulteriori parole su un fatto che, secondo il presidente, “non le merita“.

Il finale torna ai valori che, per il club, contano davvero: la squadra, il lavoro, e soprattutto i tifosi. Considerati un modello per comportamento e presenza, in casa come in trasferta. “Non buttiamo per terra neanche un pezzo di carta“, ricorda con orgoglio il presidente, convinto che l’esempio della tifoseria sia parte integrante della rinascita dell’Ascoli. L’invito conclusivo di Passeri è semplice e diretto: ritrovarsi allo stadio, proseguire il cammino insieme e rimanere concentrati, più che mai, sul campo.