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Da promessa juventina a Jolly dell’Ascoli: la nuova avventura in bianco e nero di Del Sole

Ferdinando Del Sole, attaccante Ascoli

Ferdinando Del Sole, attaccante Ascoli / Credit Ascoli

Il classe ’98 è ufficialmente un nuovo giocatore del club marchigiano.

L’Ascoli corre. E l’ultimo acquisto siglato dai bianconeri incorpora proprio questa prerogativa: il desiderio di ripartire. Anche se, a dire il vero, Ferdinando Del Sole  non si è mai davvero fermato in tutta la sua carriera.

Un viaggio fatto di attesa e di piccole conquiste, di guizzi tecnici e di intoppi, quindi di crescita, di estasi. Almeno fino a quando l’esigenza di stabilità non ha dominato le scelte del classe ’98, che per anni ha bazzicato tra sogno e realtà. Tra il bianconero della Juventus e la dimensione che ha imparato ad assorbire e a cavalcare con orgoglio: la Serie C.

Nativo di Napoli, il ragazzo ha inciso sulla pelle il credo di Madama, le lodi di Allegri e un selfie, insieme a un certo Cristiano Ronaldo. Gioie da cartolina, certo, ma il campo ha presto indirizzato Ferdinando su altre strade di provincia: nell’ordine Pescara, Juve Stabia, Ancona, Potenza e Latina, tra le altre. La parentesi nell’U23 piemontese è stata solo un assaggio di quei colori mai scordati. Che, adesso, lo accompagneranno anche ad Ascoli. Il destino ha deciso così.

Il club, quest’ultimo, che ne ha prelevato le prestazioni dal Giugliano, piazza in cui il ragazzo ha ritrovato numeri e colpi. Gli stessi che, infortuni permettendo, hanno scandito le sinfonie più belle del suo percorso nel calcio. Gli stessi su cui, adesso, l’allenatore bianconero Tomei vuole costruire il futuro.

Pescara, Juventus e il contatto con CR7

Nel cognome di Del Sole c’è il richiamo alla luce, al calore, all’energia. Tutto fuorché casuale, ed è il Pescara a dirci perché: Ferdinando parte da qui, proprio in prestito dalla Juventus (che intanto prende appunti). E incanta, regalando sprazzi, sinfonie, sussulti di gioia e spensieratezza. Esordisce al torneo di Viareggio, ma è in Primavera C che inizia a raccogliere assoli. Nella stagione 2015/2016, infatti, segna 7 gol, serve 9 assist in 23 partite e conquista la Primavera B. Dove fa ancora meglio: 26 presenze, 14 reti e 6 assist, oltre a 3 gol in 2 presenze nella Coppa Italia di categoria. Il ragazzo ha tra le mani il domani.

E il domani, per Del Sole, assumerà presto le fattezze della Vecchia Signora. Un lungo attimo in cui perdersi è bellezza. Difatti Allegri lo stima, per carattere e freschezza, e lo aggrega in prima squadra; lui, nel frattempo, produce a testa bassa nella Primavera 1 torinese, dove timbra 4 volte il cartellino in 12 presenze. Ma la soddisfazione più grande è dietro l’angolo e platina di responsabilità il suo orgoglio. Lui è lì, alla Continassa, quando da Madrid sbarca Cristiano Ronaldo. Lui è lì, a stretto contatto con una leggenda, assorto nei suoi sogni e nei suoi pensieri. Al solo sguardo, però, Del Sole impara e assorbe: che emozione. Il tutto è condensato in uno scatto al fianco del 7 portoghese che non dimenticherà. Nonostante il prosieguo della sua carriera parli lingue diverse, senza comune denominatore e senza nemmeno continuità d’intenti. Scopriamo perché.

Ferdinando Del Sole, giocatore Giugliano
Ferdinando Del Sole, giocatore Giugliano / Credit FB Giugliano

Il ritorno in Abruzzo, gli infortuni e la girandola in C. Ma il talento resta

Del Sole, infatti, nella stessa estate verrà nuovamente girato in prestito, nuovamente a Pescara. Il palcoscenico è la Serie B, dove il classe ’98 non lascia segni tangibili: solo 2 gol in 13 presenze. Il rientro alla base è solo un pretesto per fargli vivere una nuova avventura, questa volta alla Juve Stabia, che gli concede solo tre partite. Dunque, un altro ritorno a casa, questa volta per restarci: Del Sole è aggregato all’Under 23 bianconera, in C. Ma il suo contributo è limitato da ripetuti guai fisici, una costante: nella sola stagione 2020/2021 salta ben 22 partite. La solfa non cambia nemmeno ad Ancona: resta fermo per 87 giorni, per un totale di 11 match, e segna 3 reti in 24 presenze. Poco.

Sarà Potenza, dal canto suo, a dargli minutaggio (29 partite e 2 gol), in quello che funge da trampolino di rilancio verso nuove mete. Tra cui Latina (4 gol e 3 assist in 35 gare) e Giugliano. Proprio in maglia gialloblù, il riscatto: dopo una parentesi opaca a Pineto, Del Sole torna a splendere. E, nell’ultimo semestre della passata stagione, mette insieme 8 reti e 3 assist in 14 presenze. Numeri che ne forgiano la sua versione migliore, quella che in giovane età aveva incantato tutti per estro, per fantasia, per capacità di creare gioco e superiorità numerica. Il dribbling resta il marchio di fabbrica, insieme ad agilità, mancino tagliente e la dote di spaziare sul fronte d’attacco partendo dall’out di destra. La sua casella offensiva, anche se l’ispirazione lo ha portato a disimpegnarsi bene anche come trequartista (17 reti e 15 assist in 53 partite) e mezz’ala (7 gol e 4 assist in 14 partite). A conferma di quanto la duttilità non abbia fronte e, anzi, sia di casa. A conferma di quanto l’Ascoli abbia potenzialmente tra le mani un diamante grezzo. Ora anche più maturo, diligente e pronto a battersi per qualcosa di grande.

 

A CURA DI EDOARDO GATTI