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La gavetta, i consigli di Padoin e le prime esperienze in Serie C: il Forlì si gode Franzolini

Andrea Franzolini in azione con la maglia del Forlì (credit: Forlì FC) / www.lacasadic.com

Andrea Franzolini in azione con la maglia del Forlì (credit: Forlì FC) / www.lacasadic.com

Alla terza stagione tra i professionisti Franzolini è uno dei punti fermi della formazione biancorossa.

Il Forlì dopo aver vinto il girone D di Serie D, è tornato tra i professionisti a quasi dieci anni di distanza dall’ultima volta. Da neopromossi i biancorossi hanno avuto un avvio di stagione incredibile ritrovandosi al quinto posto dopo dieci giornate disputate, con ben sedici punti. Tra i successi e tra i volti chiave di questa squadra, spicca Andrea Franzolini, classe 2003, regista e perno indiscusso del centrocampo biancorosso.

Prima di parlare di come Franzolini si sia preso la mediana del Forlì, guidando le giocate offensive e diventando un vero punto di riferimento per l’allenatore Miramari, facciamo un passo indietro fino alla stagione 2019/20.

In quegli anni un giovanissimo Franzolini si apprestava ad esordire nella primavera U17 dell’Ascoli, città dove è cresciuto calcisticamente e in cui ha fatto tutta la trafila nelle giovanili. Il classe 2003 arriva anche a ottenere qualche convocazione con la prima squadra partecipando alle preparazioni estive e agli allenamenti prima di Delio Rossi poi di Andrea Sottil e infine di Cristian Bucchi.

Quell’anno l’Ascoli militava in Serie B e il centrocampista durante gli allenamenti, le preparazioni e le partite ha condiviso lo spogliatoio con diversi volti noti: a partire da Leali, ora portiere del Genoa, passando per Ciciretti, Baschirotto, Sabiri e Chiricò per finire con Simone Padoin che ad Ascoli si è ritirato.

Franzolini e il rapporto speciale con Padoin

Simone Padoin ha legato la carriera principalmente alla Juventus con cui ha conquistato 5 scudetti, 2 Coppe Italia, 3 Supercoppe. Nel corso della sua parentesi bianconera l’ex Atalanta si è contraddistinto soprattutto per spirito di sacrificio, lavoro e professionalità diventando uno dei giocatori più amati dalla tifoseria bianconera.

L’esperienza accumulata negli anni Padoin l’ha sempre messa al servizio dei più giovani come Franzolini. Lo stesso centrocampista biancorosso in un intervista a “Lagiovaneitalia” ha detto: “A livello mentale, ho avuto la fortuna di conoscere Padoin nell’anno del suo ritiro. Durante la preparazione ad Ascoli mi ha colpito la sua serietà, un vero esempio da seguire. Ricordo una frase che mi disse e che mi ha segnato: in questo mondo ogni settimana è una verifica; che tu faccia bene o male, la settimana dopo devi dimostrare ancora e continuare sulla strada giusta”.

Andrea Cicerelli in azione con la maglia del Forlì
Andrea Franzolini in azione con la maglia del Forlì (credit: ForliFc) – www.lacasadic.com

Le prime esperienze in Serie C

Dopo gli anni passati nella primavera dell’Ascoli, Franzolini è passato alla Feralpisalò nella stagione 23/24, in Serie B. Successivamente viene girato in prestito al Legnago andando a giocare così per la prima volta tra i professionisti in Serie C, nel girone A.

A Legnago disputerà anche la stagione successiva, sempre in prestito e prendendosi il cuore dei tifosi. Nella sua prima stagione colleziona 23 presenze un gol e un assist, ma è nella seconda che Andrea diventa il cuore del centrocampo: 36 presenze 5 gol e un assist per lui nell’ultima stagione con i lombardi. Terminato il prestito Andrea torna nella nuova Union Brescia che decide di girarlo nuovamente a titolo temporaneo, questa volta al Forlì. Con i biancorossi finora ha registrato 8 presenze e 2 gol di cui l’ultimo arrivato proprio nell’ultima gara giocata contro la Torres vinta per 2-0. Ora il centrocampista vuole spingere sull’acceleratore e continuare a stupire, senza dimenticare la gavetta fatta e gli insegnamenti di Padoin, per portare il suo Forlì sempre più in alto.