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Benevento, dalla febbre per il gol al papà calciatore: ecco chi è Guglielmo Mignani

Guglielmo Mignani, attaccante della Pianese / Credit: US Pianese / www.lacasadic.com

Guglielmo Mignani, attaccante della Pianese / Credit: US Pianese / www.lacasadic.com

Le stagioni alla Pianese e il rapporto con il papà Michele: ecco il nuovo attaccante del Benevento

Nelle scorse ore è arrivata l’ufficialità dell’arrivo di Guglielmo Mignani al Benevento. L’attaccante classe 2002 si trasferisce dunque a titolo definitivo, lasciando la Pianese dopo due stagioni ricche di emozioni e soddisfazioni personali.

L’ultimo anno al club di Piancastagnaio gli ha permesso di consacrarsi, alla sua prima stagione in Serie C, come uno dei miglior attaccanti del campionato. Mignani è stato infatti il vice capocannoniere del Girone B con ben 18 reti in 37 partite, dietro solamente a Emanuele Cicerelli. A stupire però non sono solo i numeri: il classe 2002 è una macchina da gol in grado anche di legare il gioco con i propri compagni. Il suo profilo rispecchia quello dell’attaccante moderno che sa abbinare un’ottima tecnica al cinismo sotto porta.

Le prestazioni e la grande continuità trovata nell’ultima annata gli hanno dato quella fiducia che gli serviva per fare il salto di carriera. A plasmare il recente successo del classe 2002 è  è sicuramente il rapporto speciale con il papà ex calciatore, e attualmente allenatore del Cesena, Michele Mignani.

Lo stesso Guglielmo ne ha parlato in un’intervista esclusiva a LaCasadiC.com: “Con papà ho un bel rapporto. Ci sentiamo quotidianamente,mi dà consigli e mi chiede sempre degli allenamenti. Quando può guarda le mie partite”. Un esempio, quello di papà Michele, che ha avuto sin da quando era bambino: “Quando lui giocava io ero piccolo, ho avuto modo di osservarlo più da vicino da allenatore. Il primo vero ricordo che ho di lui risale alla parentesi vissuta in Serie D con l’Olbia. Vinse la finale playoff, prendendo poi il ripescaggio in Serie C. Una bella emozione”.

Gli inizi alla Fiorentina e una carriera in salita

Mignani cresce a Siena nelle giovanili della sua città per poi passare alla primavera della Fiorentina nel 2019. Con la maglia dei viola non riesce però mai ad esordire in prima squadra e nel 2020 torna a Siena per fare finalmente il suo esordio tra i grandi. L’opportunità gli viene infatti data da Alberto Gilardino, al tempo allenatore dei bianconeri, che lo fa esordire in Serie D contro il Tiferno. Un’esperienza fondamentale per la crescita di un attaccante all’epoca appena diciottenne.

Dopo l’esperienza a Siena arrivano però diverse difficoltà, tra Montevarchi, Carpi, Lornano Badesse e Poggibonsi. La svolta arriva con la chiamata dell’Orvietana, con cui gioca per la prima volta da punta centrale collezionando 6 gol in 19 partite di Serie D. Da qui il passaggio alla Pianese, con cui trova 37 gol e 7 assist in due stagioni tra i dilettanti e i professionisti.

Gli idoli e il futuro al Benevento

Ogni giocatore ha i suoi idoli da cui prendere ispirazione. Per Mignani sono ovviamente i grandi attaccanti che hanno fatto la storia della nostra Serie A: “Dico assolutamente Mario Balotelli, ero un suo grande fan. Aveva un talento incredibile, una novità importante per tutta l’Italia fino a quel momento. Due ricordi mi legano in particolar modo a lui: la doppietta contro la Germania e il titolo vinto con il Manchester City”. E oggi? Guardo con grande ammirazione sia a Immobile che Belotti, per caratteristiche mi ispiro a loro due“.

Il classe 2002 è ora atteso dalla nuova sfida a Benevento, un salto di qualità in una piazza importante e dalle aspettative elevate. Mignani si metterà a servizio dell’allenatore Gaetano Auteri, offrendo tutte le sue qualità di calciatore ma, prima di tutto, quelle di un ragazzo umile e sempre pronto a migliorarsi.