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Polmoni, gol nelle corde ed esperienza: Casertana, Liotti ha davvero tanto da darti

Daniele Liotti / Credit: FC Trapani / www.lacasadic.com

Daniele Liotti / Credit: FC Trapani / www.lacasadic.com

Terminata la parentesi con l’Avellino, il classe ’94 ha scelto di ripartire dai rossoblù.

Può un sogno nascere sulla fascia sinistra? Certamente, ed è proprio questo il bello del calcio. Perché ogni porzione di campo è buona per costruire il proprio percorso. Direzione? Felicità. Non c’è ruolo che tenga: anche un terzino, nell’ombra di bomber e fantasisti, può splendere alla pari dei grandi. Chiedere a Daniele Liotti, che sotto questo aspetto costituisce da anni un esempio concreto di perseveranza. Prerogativa che, indubbiamente, lo accompagnerà anche nella sua prossima tappa: la Casertana.

Il passaggio in rossoblù è stato reso ufficiale nei giorni scorsi, sigillando un rapporto di complicità che promette tanto. Questo perché il classe ’94, nel corso della carriera, ha progressivamente consolidato e rinforzato il suo status di terzino moderno, toccasana per allenatori e stacanovista per la Serie C. Terzo gradino del nostro calcio che conosce bene.

In maglia Reggina, nella stagione 2019/2020 si è tolto la soddisfazione più grande: il successo nella terza serie. Un percorso che avrebbe potuto ripercorrere lo stesso con indosso il biancoverde dell’Avellino, ma l’esperienza è stata interrotta a gennaio dal trasferimento al Trapani. Ciò non cambia la natura di Liotti: in Serie C è un profilo vincente, oltreché esperto e di sicuro affidamento. Esattamente le caratteristiche ricercate dal neo-allenatore della Casertana Federico Coppitelli, in rampa di lancio per idee e carisma.

Cresciuto nel Catanzaro, il ragazzo nativo di Vibo Valentia ha presto scalato le gerarchie delle serie cadette, trovando continuità a Brindisi e Castellammare, sponda Juve Stabia. In carriera conta 20 gol e 21 assist in 324 presenze totali: nemmeno a dirlo, un biglietto da visita intrigante. Distribuito a tante piazze, per vincere e convincere.

Gli esordi a Catanzaro, l’exploit a Siracusa

Dicevamo: il viaggio di Liotti parte da Catanzaro. È inizialmente aggregato al settore giovanile giallorosso, ma il richiamo dei grandi non tarda ad arrivare e, nella stagione 2010/2011, esordisce in Lega Pro. Raccoglie 5 presenze totali: tanto basta per regalargli la chiamata del Catania. Con il rossazzurro, Daniele disputa una stagione in Primavera prima di traslocare nuovamente tra i dilettanti, dove accumula esperienza tra Cosenza (17 partite) e Brindisi (30 presenze). Avventure che fungono da trampolino di rilancio verso la C, conquistata nel 2014/2025: la Juve Stabia chiama, lui risponde presente. E si impone: resta tre anni, gioca 57 partite e segna anche 2 gol, i primi della carriera. Percorso che prosegue a stento in quel di Salò, sponda Feralpi: solo 9 presenze, nessun sussulto. Dovrà aspettare, infatti, Siracusa per esaltarsi.

Sulla costa ionica, Liotti trova la sua isola felice, rimette insieme i pezzi e riparte. Questa volta, senza più fermarsi. Non è un caso che sia proprio con gli azzurri a registrare lo score più ricco e le prestazioni più belle. Parlano i numeri: nella stagione 2018/2019, il classe ’94 mette insieme 27 partite e ben 5 gol, secondo miglior marcatore del gruppo dopo Catania e Scardina. Dati di un certo rilievo che saranno presto replicati: questa volta alla Reggina. E cambierà anche il palcoscenico, perché Liotti conquista la Serie B nella stagione 2019/2020 mantenendo il posto in quella successiva. Un’annata da incorniciare a livello personale, visto i 5 centri realizzati in 31 presenze complessive agli ordini di Marco Baroni.

Daniele Liotti, difensore Avellino
Daniele Liotti, difensore Avellino / screen

Avellino, una gioia a metà

Terminata l’esperienza in Calabria, nel gennaio 2022 Liotti fa ritorno a Cosenza, dove il suo viaggio ha preso forma. Il semestre rossoblù è intenso, il club è immischiato nella zona rossa ma, con i giusti accorgimenti di Pierpaolo Bisoli, mantiene la cadetteria ai playout. Un traguardo a cui il terzino contribuisce con 20 partite e 2 gol, prima di ritornare alla base. Disputa ancora una stagione alla Reggina (una rete in 31 presenze), poi disfa nuovamente le valigie e vola ad Avellino. Una delle esperienze più remunerative.

Liotti arriva al “Partenio” con un borsone carico di attesa ed energia. Vuole continuità, vuole aggiungere ai ricordi un’altra cartolina. Ci proverà fino alla fine, a confezionare lo scatto perfetto. Ma sul più bello, qualcosa si rompe. Andiamo per gradi. Nei primi sette mesi biancoverdi, Liotti assume il controllo dell’out di sinistra. Propensione offensiva, corsa e quantità continuano ad essere il marchio di fabbrica. I numeri restano più che positivi: segna 4 gol in 21 partite e rappresenta una certezza nello scacchiere del club. La squadra però non riesce a fare il salto di categoria, quello che invece riesce a fare l’anno successivo. Liotti, però, non riesce ad imporsi come prima: raccoglie solo 13 partite e parte a gennaio, verso Trapani. Epilogo? Il club siciliano fatica, la squadra di Biancolino si prende la B. Conquista che è anche sua, ma il rammarico per non aver partecipato ai festeggiamenti finali resta. Così come l’orgoglio di averci provato. Ed è proprio questo l’aspetto più importante, di cui adesso sarà Caserta a poter beneficiare. Liotti ha tanto da dare ai rossoblù. Anche, e soprattutto, a livello umano.