Il Ds Amodio: “Grato al Crotone, in futuro vorrei sposare un progetto ambizioso”

Il Ds Amodio / Credit: FC Crotone
L’ex Ds del Crotone, Antonio Amodio, è intervenuto ai microfoni de LaCasadiC.com.
Ambizione, programmazione, ma soprattutto tanta passione. La carriera del Ds Antonio Amodio, reduce dall’esperienza con il Crotone, è stata sempre caratterizzata da principi come questi. Un percorso figlio della gavetta, partito dalla Serie D, che lo ha poi portato fino al professionismo. Due qualificazioni consecutive ai playoff negli ultimi due anni, e tanti giovani valorizzati: “Con il Crotone abbiamo fatto vedere ottime cose. Siamo riusciti a sostenere con convinzione l’idea del minutaggio, forse gli unici a farlo per quel che concerne le posizioni di vertice”.
Qualificazione alla post-season, grazie al quarto posto finale, e tanti profili portati sotto i riflettori. Da Cargnelutti a Oviszach, passando poi da Groppelli, Guerini e Jonathan Silva: “Innanzitutto abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, superando anche le aspettative iniziali. Ma sono risultati raggiungibili solo se c’è sinergia tra tutte le componenti, elemento che ci ha accompagnato durante il nostro cammino. Devo ringraziare il Dg Vrenna, che mi ha voluto fortemente. Mi ha messo nelle condizioni di poter fare calcio secondo i miei canoni, per me è stato un piacere collaborare con un dirigente che ha fatto anche la Serie A. Così come per Longo, quando si sta bene in gruppo il resto viene da sé”.
Tra i ricordi positivi e vincenti del dirigente campano c’é, però, anche una tappa importante: “Porterò sempre con me la prima stagione tra i professionisti con il Giugliano. Devo tanto alla famiglia Mazzamauro, mi ha dato la possibilità di arrivare in Serie C. Durante quel campionato, da neopromossi, abbiamo sfiorato i playoff, poi mancati a causa della classifica avulsa. Siamo stati bravi anche a valorizzare diversi giovani come Felippe, Iglio o lo stesso Salvemini, ora tra gli attaccanti più forti in Serie C. Il suo arrivo fu merito anche di Lello Di Napoli”.
Un legame speciale soprattutto con gli allenatori con cui ha collaborato nel corso degli anni: “Mi sono sempre trovato bene con tutti, da Bertotto, persona assolutamente preparata, a Maiuri, ora tra i più richiesti in Serie C, che io portai a Sorrento in Serie D”. Cresciuto sui campi di calcio, a inizio carriera è stato protagonista all’interno del settore giovanile della SPAL: “I giovani vanno comunque conosciuti, bisogna girare e studiare. Ruggero Ludergnani e Davide Vagnati sono state due figure importanti per me, è stata una scuola altamente formativa”.
Amodio sui giovani: “Il progetto Under 23 è fondamentale”
Da Sorrento a Giugliano, dal settore giovanile della SPAL al Crotone, club in cui Amodio ha sempre raggiunto l’obiettivo finale, riuscendo a coniugare sostenibilità e risultati sul campo: “Non tutti hanno il coraggio di investire sui giovani, ma sono il futuro, soprattutto in Serie C. Il progetto Under 23, per esempio, è fondamentale. I ragazzi possono crescere rimanendo comunque a contatto con l’ambiente della prima squadra. E in questo senso la Juventus ha fatto davvero un ottimo lavoro negli ultimi anni, grazie all’operato di un dirigente come Claudio Chiellini”. Prosegue: “In questo modo il club d’appartenenza può seguire da vicino lo sviluppo di ogni singolo calciatore, anziché mandarli in prestito con costi spesso più alti. Ma servono ovviamente le strutture, e al Sud, purtroppo, ce ne sono ancora poche. Questo è un aspetto che si può e si deve migliorare, anche perché tutto parte dai settori giovanili”.
E sulle operazioni a cui è più legato: “Sicuramente Ciuferri, preso a zero dalla Roma e portato a Giugliano, ha generato una plusvalenza importante per la società. E poi Oviszach, un giocatore che ho avuto con me sin dai tempi della Polisportiva Santa Maria in Serie D. Per quanto riguarda il futuro, invece, penso a Michele Vrenna, classe 2008 del Crotone, e Gennaro Esposito, classe 2007. Ho avuto modo di osservali da vicino, possono fare bene. Ma in generale, quando si parla di giovani, una menzione speciale la merita anche il mio collaboratore Andrea Giannarelli, da sempre accanto a me. Esercita un ruolo di grande rilevanza”.

“Sono rimasto fermo anche per scelta mia”
La nuova stagione di Serie C, intanto, è già alle porte, e le idee del Ds sono chiare: “Il Benevento ha costruito una squadra forte, mentre il Crotone, che partiva da una base importante, ha inserito i tasselli giusti. E poi, ovviamente, non posso non menzionare Catania e Salernitana”. Nel frattempo, durante l’ultima sessione estiva di calciomercato, sono state diverse le squadre che hanno mostrato interesse per l’ex dirigente rossoblu: “Sono rimasto fermo anche per scelta mia, ma ci tengo a ringraziare tutte le società che hanno pensato a me”.
“Vorrei sposare un progetto ambizioso, che punti magari alla promozione anche attraverso l’impiego dei giovani. Crotone poteva essere la piazza giusta, ma forse è mancato qualcosa per arrivare a costruire qualcosa di più duraturo. Da qui la decisione di lasciare anticipatamente il mio incarico”. Tra passato e futuro, tra sogni e nuove ambizioni: Antonio Amodio è pronto a ripartire.