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Dalle giovanili al gol decisivo a Cosenza: Simonetto brilla con l’Atalanta U23

Federico Simonetto / Credit: Martina Cutrona

Federico Simonetto / Credit: Martina Cutrona

Cresciuto nel vivaio nerazzurro, il talento classe 2006 Federico Simonetto ha segnato il suo primo gol tra i professionisti durante l’ultima gara esterna con il Cosenza. Ne è passato di tempo, da quando per la prima volta ha varcato quel cancello che ha segnato gli anni del settore giovanile, fino ai primi bonus nelle partite che contano. Federico Simonetto, terzino sinistro classe 2006, ha chiuso il suo cerchio nell’ultimo weekend del Girone C di Serie C con l’Atalanta U23, dopo aver fatto tutta la trafila con le formazioni giovanili nerazzurre. Si è sbloccato, con un gol e un assist, nella trasferta di Cosenza, terminata con la vittoria per 1-2 degli uomini di Salvatore Bocchetti.

Simonetto è partito dai campi di provincia, quelli di Olgiate Comasco, nella provincia di Como, sua città natale. Da lì, a 4 anni, calcia i primi palloni nella Faloppiese, la squadra di Faloppio, un centro di quasi 5000 abitanti. Il Como lo nota, poi la scalata con l’Atalanta fino all’Under 23.  Il rendimento collezionato nella scorsa stagione in Primavera è stato fondamentale. 36 presenze di cui 34 da titolare, 10 reti e 4 assist, per un totale di 3052 minuti giocati. Numeri per niente banali per un terzino. Un ringraziamento lo deve a suo padre Claudio, ex attaccante della Primavera del Como e con un passato in Serie D, che lo aiutato anche a calciare con il piede debole, il destro.

Durante il suo percorso alle giovanili nerazzurre, si toglie lo sfizio di segnare in una partitella d’allenamento con la prima squadra, assieme a gente come Mitchel Bakker, da cui prende ispirazione dato che la sua corsa lo aveva impressionato, e Matteo Ruggeri, riferimento principale. Perché un giorno, Simonetto, qualche coppa importante in cielo vorrebbe alzarla.

Importante anche l’esperienza in Youth League, dove però ha contribuito maggiormente dalla panchina e da esterno di centrocampo. 8 partite giocate, in più l’assist contro lo Young Boys, nell’unica partita in cui ha giocato da terzino puro. Simonetto non ha vestito solo la maglia dell’Atalanta in carriera, ma ha potuto assaporare un altro tipo di azzurro, quello della Nazionale Under 18. Nel 2023, arriva la chiamata del CT Daniele Franceschini, e il classe 2006 gioca due amichevoli, entrambe in trasferta contro la Romania. Nella prima, terminata 2-2, parte da titolare, riuscendo a giocare per 82 minuti. Nella seconda, vinta per 3-1, entra dalla panchina al 78′.

Dalla sicurezza alla fascia da capitano

Simonetto è un terzino di quelli moderni, che spingono sulla fascia e che di conseguenza si propongono in fase offensiva. Ma anche molto di più: sa calciare i rigori. Infatti, 8 dei 10 gol segnati in Primavera sono arrivati dal dischetto. Prezioso quello segnato in trasferta a quattro minuti dalla fine contro l’Inter lo scorso 19 aprile che n’è valso l’1-0 finale. Un altro rigore pesante in carriera lo ha trasformato nel 2° turno della fase finale del Campionato Nazionale U17. Stagione 2022/23, contro il Bologna si va ai supplementari, ma Simonetto, al 110′, regala il definitivo 3-2 all’Atalanta.

Inoltre, sempre nello scorso campionato Primavera, ha avuto l’onore di indossare la fascia da capitano nella sfida contro la Roma all’ultima giornata lo scorso 16 maggio, persa però per 4-1.

Federico Simonetto / Credit: Martina Cutrona
Federico Simonetto / Credit: Martina Cutrona

Simonetto, in Cosenza-Atalanta U23 un pomeriggio da ricordare

Quella contro il Cosenza è una partita importante alla vigilia, soprattutto per l’Atalanta e la sua risalita dalle zone basse della classifica. Al 22′, arriva il gol del vantaggio e Simonetto è subito protagonista. Dalla sua corsia, fa partire un cross da fermo per il colpo di testa di Misitano, un anno più grande di lui, al centro dell’area di rigore.

Il Cosenza pareggia a 17′ dalla fine, ma allo scadere Cissé a destra, vicino la linea di fondo, mette un traversone basso in mezzo: Camara fa il velo per lasciare il pallone a Simonetto che non può sbagliare. Va a colpire con la punta del suo sinistro, la maniera più comoda per lui. Nel momento in cui il pallone entra in rete, parte la festa assieme ai compagni e alla panchina, entrata in campo per abbracciarlo. Momenti che facilmente dimenticherà.