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Corradi: “A Trento l’ambiente giusto per crescere. Il mondiale Under 20? Esperienza unica”

Christian Corradi- Trento- Credit: Michael Giacca www.lacasadic.com

Christian Corradi- Trento- Credit: Michael Giacca www.lacasadic.com

Il centrale della nazionale italiana under 20 e del Trento

“Se puoi sognarlo, puoi farlo.”

Chissà se quel ragazzo di Verona si sarebbe aspettato tutto questo a 20 anni: riuscire a giocare per la squadra della propria città, andare oltre oceano a rappresentare l’Italia ai Mondiali e realizzare il sogno di quel bambino cresciuto con un pallone tra i piedi e gli occhi pieni di speranze.

Christian Corradi si è raccontato così ai microfoni di LaCasadiC.com. Un ragazzo che ha sempre fatto della motivazione e del duro lavoro la propria cifra stilistica, puntando a migliorarsi ogni giorno di più, imparando e arricchendo il proprio bagaglio d’esperienze ogni volta che ne ha avuto l’occasione. In questa intervista siamo partiti dalla fine in questo racconto, dal Mondiale Under 20 appena disputato con la nazionale italiana.

“Il Mondiale è stata una grandissima esperienza. Confrontarsi con i migliori giovani provenienti da tutto il mondo e con nazionali forti ha rappresentato per me grande motivo di orgoglio. Certi eventi ti portano ad arricchire il tuo bagaglio di esperienza, e son sicuro che questo mi aiuterà nel percorso di crescita che sto facendo. Abbiamo fatto un buon percorso credo, peccato esser usciti in quel modo contro gli Stati Uniti ma siamo comunque soddisfatti e consapevoli dei nostri mezzi. Il giocatore più forte che ho affrontato nella competizione? Cremaschi, mi ha impressionato tantissimo davvero forte.”

“Sono uno di quei così detti difensori moderni. Mi piace giocare la palla con i piedi e iniziare la prima fase di costruzione, credo sia molto importante avere anche determinate caratteristiche per un difensore al giorno d’oggi.  Mi piace sentire l’uomo addosso in marcatura e mettere il duello sul piano fisico. Da questo punto di vista un giocatore a cui mi ispiro è sicuramente Chiellini. La sua attitudine e carisma mi hanno sempre entusiasmato molto, lottare su ogni pallone fino all’ultimo minuto e dare il tutto per tutto, oltre al fatto che fosse un giocatore fortissimo. Credo abbia incarnato alla perfezione il ruolo del difensore.”

Gli inizi al Chievo e la prima esperienza tra i professionisti

Io sono cresciuto nel Chievo. Son stato lì per 9 anni, fino all’under 16. Per me è stata come una seconda casa. È una società che ha sempre lavorato molto e bene con i giovani, poi purtroppo con il suo fallimento ho dovuto cambiare e sono andato a Vicenza. Quel passo ha rappresentato una tappa importante del mio percorso di crescita. Lì ho trovato una squadra che nonostante la giovane età mi ha dato fiducia e possibilità di crescere permettendomi di esordire tra i professionisti. Poi è arrivata anche la vittoria della coppa Italia in quegli anni, davvero indimenticabile.”

“L’esordio a 17 anni tra i professionisti è stata una tappa fondamentale per me. Ho vissuto un annata fantastica che mi ha fatto crescere e responsabilizzare molto. Se oggi sono così lo devo soprattutto a queste esperienze. Dopo Vicenza son tornato a Verona, questa volta sponda Hellas. Qui ho ritrovato un modo molto attento di lavorare con i giovani, volto alla crescita e al miglioramento del calciatore. Mi è piaciuto fin da subito. L’esperienza in Primavera 1 mi ha aiutato tantissimo nel confrontarmi con tanti ragazzi forti della mia età provenienti dalle migliori squadre e dai migliori settori giovanili. A Trento ho ritrovato la stessa attenzione e anche un ambiente molto giovane. Questo sicuramente aiuta tanto, soprattutto per noi giovani nell’ambientarsi e nel trovare un feeling diverso sia dentro che fuori dal campo.” 

Christian Corradi- Trento- Credit: Michael Giacca www.lacasadic.com
Christian Corradi- Trento- Credit: Michael Giacca www.lacasadic.com

L’arrivo a Trento e il rapporto con Tabbiani

Christian lo scorso anno dopo qualche convocazione in Serie A con la prima squadra, senza mai esordire, va in prestito al Catanzaro. Qui però il feeling non decolla, non rieuscendo a raccogliere minuti. Dopo esser tornato a Verona in estate arriva la chiamata del Trento. Un’opportunità per Corradi per cercare continuità e minutaggio in un ambiente ambizioso e attento ai giovani: “Arrivare prima del ritiro e della preparazione è stato fondamentale per me, sia per conoscere meglio i compagni che per entrare in contatto subito con i carichi di lavoro e con le idee dell’allenatore.”

“Con Tabbiani c’è stata subito una buona impressione. Se lo ascolti è un allenatore che ti dà molta fiducia e io l’ho sentita fin da subito questa cosa. Tabbiani è attento veramente a tutto e credo che il suo più grande pregio sia quello di lavorare a 360 gradi, non solo sul calciatore ma ancor prima sull’uomo. Ti aiuta anche molto fuori dal campo, suggerendoti come e su cosa migliorare e come arrivare al campo il più pronto possibile. Sono attenzioni che noti particolarmente quando ci sei dentro perchè non tutti le hanno, e credo che questo sia molto importante per me e per i miei compagni.”

I viaggi, il relax e la Playstation per fare gruppo

Campo ma non solo. Quando non è in campo Corradi cerca di rilassarsi nel tempo libero, vivendo la sua vita di ragazzo di 20anni. Svago, scoperta di posti nuovi e relax, ma anche modi di far gruppo anche all’esterno del terreno di gioco, sempre però con il calcio come pretesto principale: Christian è un ragazzo molto semplice. Mi piace viaggiare appena ne ho l’opportunità, scoprire e vedere posti nuovi che sia con la mia ragazza o con i miei amici. Un modo che ho per rilassarmi è sicuramente la Playstation che ci ha anche aiutato molto a fare gruppo con gli altri ragazzi della squadra. Giochiamo spesso a FC 26, nella modalità online di Fut. Un modo per allentare un po la spina e divertirsi in gruppo il nostro. Sarebbe bello un domani trovare la mia carta all’interno del gioco (ride ndr) “

Adesso dopo il ritorno dal mondiale la sua concentrazione è tutta sul Trento e su questo proseguio di stagione, con un obiettivo ben chiaro in mente: “Continuare questo percorso di crescita è ciò che mi preme di più in questo momento. So che non siamo partiti benissimo in questo avvio di campionato, ma nelle ultime settimane si stanno vedendo un pò più di risultati anche in campo. Dal canto nostro siamo consapevoli delle nostre possibilità e siamo conviniti di poter dare di più, bisogna solo iniziare a ingranare anche dal punto di vista dei risultati. L’obiettivo è quello di ripetere la grande annata dello scorso anno e di puntare ai playoff. Sappiamo che non è semplice essendoci tante squadre forti, ma noi vogliamo dare il massimo. Voglio aiutare la squadra ad arrivare il più in alto possibile.”