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Il portiere cresciuto nella Juve Next Gen diventato campione di Portogallo: Israel è un nuovo giocatore del Torino

Franco-Israel-sporting-Screen-www.lacasadic.com

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Il rientro in Italia del portiere uruguagliano dopo l’esperienza in Portogallo

Franco Israel è pronto a ritrovare l’Italia, più specificamente Torino. Infatti il portiere cresciuto nelle giovanili della Juventus sarà presto un nuovo giocatore del Torino.

Arrivato in Italia nel 2018 dal Nacional, il portiere uruguaiano, con passaporto italiano, entra subito a far parte del settore giovanile della Juventus. Dopo aver impressionato con la primavera, la Juventus decide di puntare su di lui come portiere della Next Gen in Serie C facendolo esordire tra i professionisti.

Due anni convincenti in Serie C gli valgono la chiamata dallo Sporting di Amorim, che nell’estate del 2022 decide di puntare su di lui per le buone doti da portiere moderno in fase d’impostazione oltre che per la sua bravura tra i pali. In Portogallo vince due campionati e una coppa di Portogallo, oltre ad esordire in Champions League.

Adesso però è giunto il momento di ritornare in Italia, alla ricerca di una porta da difendere con continuità dopo l’alternanza avuta allo Sporting. Il Torino ha deciso di puntare su di lui dopo la partenza di Milinkovic-Savic al Napoli, e per Israel ci srà finalmente l’occasione di esordire in quella Serie A che aveva tanto sognato con i colori di quella che da domani sarà la sua nuova squadra rivale.

Dagli allenamenti con Buffon all’esordio in Champions League

Il portiere classe 2000 arriva in Italia a 18 anni con tante speranze e un sogno in tasca da seguire. L’impatto con il mondo Juve è subito straordinario. Dopo l’inizio con la primavera Israel ha l’occasione di iniziare ad allenarsi con la prima squadra: Buffon, Szczęsny e Perin, giocatori che prima vedeva solo in tv adesso si allenavano con lui.  “Allenarsi con Buffon e Szczęsny è stato come andare a scuola ogni giorno, è un sogno che si avvera.” Aveva dichiarato durante il suo passaggio in Next Gen.

Poi la chiamata dello Sporting di Amorim, e la necessità di provare a giocarsi le proprie carte nel campionato portoghese con la possibilità di poter giocare anche in Europa. Nello stesso anno esordisce in Champions League contro il Marsiglia. Nell’ultimo anno è stato il portiere titolare della fase a gironi del nuovo format della Champions giocando tutte le partite disponibili, realizzando il sogno di quel bambino partito giovanissimo per l’Europa.

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Torino nel destino, prima la Juve e poi il Toro

“Grazie Juve per avermi aperto le porte dell’Europa, per avermi fatto capire cosa significa ‘Juventus’ come stile di vita e soprattutto per avermi fatto sentire a casa! È stato un onore per me è sarò sempre grato.“ Queste erano state le parole del giovane portiere uruguaiano nel momento dell’addio alla Juventus.

Un legame con la Juventus e la città di Torino che lo aveva subito fatto sentire a casa nonostante le miglia di distanza dall’Uruguay. Adesso il ritorno in Italia, sempre a Torino ma stavolta sponda granata. Emozioni contrastanti tra voglia di cominciare la nuova avventura e riconoscenza per chi lo ha portato in Europa e gli ha dato una chance. Quella “famiglia” che dalla prossima stagione diventerà avversaria.