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Il para-rigori campione d’Europa a difesa del Latina: Davide Mastrantonio

Davide Mastrantonio in esultanza (@latinacalcio1932official - Alessandro Mascia)

Con un rigore parato nella gara di Potenza, Mastrantonio ha ottenuto il quarto clean sheet in campionato e mantenuto l’imbattibilità del Latina: i nerazzurri, infatti, non subiscono gol da oltre 380 minuti.

Nel mondo del calcio, nascere con l’etichetta di predestinato è un vero fardello. Lo è ancor di più se a portarla è un portiere. Difendere quei pali, spesso così grandi alle spalle di ragazzi ancora così giovani, è un’arte. Non tutti sono portati a volare da una parte all’altra del campo. Altri invece, come il protagonista di questa storia, sì.

Davide Mastrantonio nasce a Roma nel 2004. Suo padre, Paolo, è un ex calciatore di Roma, Avellino e Venezia, tra le tante. Davide cresce con il calcio dentro casa, anche se papà Paolo aveva smesso di giocare anni prima della sua nascita. Sin dai primi passi, quelli mossi all’Urbetevere, sceglie un ruolo diverso da quello del padre: sceglie la porta.

Nel 2017, ad appena 13 anni, arriva la chiamata della vita, quella che ti rende “lupacchiotto”: a casa Mastrantonio bussa l’AS Roma, che lo inserisce al centro del proprio settore giovanile. Vince due campionati, l’U15 nel 2019 e l’U17 nel 2020. La Roma ci crede, e nel 2021 il giovane portiere firma il suo primo contratto da professionista. Un vero tesoro da coltivare, da donare occasionalmente solo alla maglia azzurra, con la quale Davide ha giocato nelle selezioni U18 e U19, vincendo anche l’Europeo 2023 di Malta — sì, proprio quello della Nazionale di Pio Esposito e Pisilli, per capirci.

Poi arriva la prima scelta difficile: andare via da casa, cambiare vita. Davide approda in prestito alla Triestina, dove esordisce in Serie C a soli 18 anni. Saranno dieci le presenze dell’estremo difensore, che negli anni successivi continuerà lontano da Roma la sua crescita, difendendo i pali di Monterosi prima e Pro Vercelli poi. Nell’estate del 2024 firma in prestito con il neonato Milan Futuro, ma non trova spazio, tornando alla Triestina per concludere la stagione.

In estate la chiamata del Latina: Mastrantonio per i nerazzurri è imprescindibile

Come tutte le storie belle, anche questa ha una chiusura, che può essere felice o amara. Davide lascia la Roma in estate, separandosi a titolo definitivo dai giallorossi. Il Latina, squadra del Girone C solita non sbagliare mai sui portieri – basti pensare ad Alessandro Tonti, Johan Guadagno e Gioele Zacchi – si fionda sul ragazzo. I nerazzurri si assicurano le prestazioni di Mastrantonio per due stagioni. Da subito, Davide diventa il titolare inamovibile di Alessandro Bruno. L’inizio non è dei più semplici: Davide ha bisogno di ritrovare il ritmo partita e qualche dubbio, inevitabilmente, serpeggia. Forse in Serie C serve un portiere esperto? Forse affidarsi a un under tra i pali è un rischio? Fatto sta che, oggi, a Latina la scommessa l’ha vinta. Dopo un avvio in sordina, Davide si è trasformato in un’arma in più per i nerazzurri. Una sicurezza tra i pali che ha permesso alla squadra di mantenere la porta inviolata per quattro turni consecutivi, e a lui di parare un altro rigore — una delle sue specialità.

Quel tiro dagli undici metri, il primo parato in maglia nerazzurra, è valso un punto preziosissimo su un campo stregato: il “Viviani” di Potenza, dove il Latina non vince da ben 34 anni. Un campo che, in Serie C, dal ritorno del 2021, non aveva mai regalato gioie. Eppure, stavolta, grazie alle mani di Mastrantonio, la sconfitta è stata evitata. Un rigore parato — e addirittura bloccato — con un gesto tecnico di grande valore, che conferma Davide come uno dei portieri più promettenti del nostro calcio, quello che di numeri uno ne sforna da sempre. Non ha senso paragonarlo a nessuno: tra piedi, testa e riflessi, Davide gioca con tutto se stesso, esce con decisione, comanda la difesa, si carica il pubblico e ne diventa parte. È l’ultimo baluardo, il ragazzo che dalla vicina Roma si è allontanato solo per crescere, ma che dentro di sé, un giorno, sogna di tornarci.