Xabi Alonso come idolo e la fede come compagna di vita: Monopoli, ecco Lorenzo Bordo

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Tecnica, gestione e visione di gioco: ecco il nuovo acquisto del Monopoli
Lorenzo Bordo è un nuovo giocatore del Monopoli. L’ormai ex capitano dell’Arzignano lascia i veneti dopo oltre 100 presenze e due playoff raggiunti in questi anni. Momenti che hanno sancito un legame intenso con la città e la maglia. Il centrocampista ha portato esperienza e qualità a disposizione degli uomini di Bianchini, permettendo all’Arzignano di fare subito uno step importante al primo anno di professionismo con il raggiungimento dei playoff.
Leadership, qualità di gioco e visione dello spazio. Cresciuto con l’idolo di Xabi Alonso e Busquets, Bordo oggi si ispira a Rovella e ha sempre avuto le idee chiare su ciò che avrebbe voluto fare. Centrocampista moderno che fa dell’impostazione la sua arma migliore, abbinando alla qualità del suo gioco un’ottima percezione dello spazio e del campo.
Spirito di sacrificio e dedizione alla squadra. “Una vita da mediano, con dei compiti precisi, a coprire certe zone, a giocare generosi”, cantava Ligabue citando Oriali, proprio riguardo al ruolo del mediano. Adesso il centrocampista classe ’96 è pronto per un nuovo capitolo.
Il Monopoli ha deciso di puntare su di lui per continuare sulla scia della buona stagione dello scorso anno, interrotta al primo turno dei playoff. Ora l’innesto di Bordo va ad arricchire il reparto di centrocampo per i pugliesi, portando qualità ed esperienza. Un colpo per continuare a crescere e a sognare.
Bordo e l’essere capitano
“Un capitano non è solo un giocatore, è un leader, un motivatore, un amico” . Probabilmente non esiste frase migliore per descrivere l’attitudine da capitano di Bordo. Capace di stringersi intorno al gruppo nei momenti di difficoltà e di fare forza su quello per uscirne. Esattamente ciò che è successo quest’anno all’Arzignano.
Dopo l’inizio del campionato i veneti erano ultimi in campionato con appena 4 punti in 9 giornate. In un gruppo giovane e con il morale a terra Bordo, con l’aiuto di Bianchini, ha saputo trasmettere serenità e fiducia alla squadra ritrovando un gruppo che è stata la chiave della rimonta dei gialloblu. Responsabilità e senso del dovere che non hanno mai pesato, sottolineando la sua naturale attitudine a questo: “La responsabilità penso faccia parte di questo lavoro. Io la vivo anche come un privilegio, significa essere considerato in maniera importante e un punto di riferimento. Questo implica dare risposte nel momento del bisogno ed è ciò che mi ha spinto a migliorare. Sono il capitano e le prime risposte le cercano da me i ragazzi”, aveva dichiarato qualche mese fa a LaCasadiC.com.

La fede come compagna di vita
Nella vita di Lorenzo Bordo, però, anche la fede ha sempre avuto un ruolo fondamentale: “Quando eravamo ultimi e stavo vivendo un periodo particolare anche a livello personale per altri motivi mi sono fatto un tatuaggio, un mantra che mi ripetevo sempre nelle difficoltà:“Phil 4:13”. Posso far fronte a tutte le difficoltà perché Cristo me ne da la forza.”
La fede ha sempre accompagnato la sua vita, aiutandolo e dandogli speranza nei momenti di difficoltà. Una presenza costante che lo ha fatto maturare come calciatore, ma ancor prima come uomo. Ora una nuova esperienza, ma con la stessa passione di sempre.