Novara, goditi Da Graca: l’ex Juventus ancora decisivo

Marco Cosimo Da Graca - credits Martina Cutrona
Lecco ko, tre punti e una certezza: Cosimo Marco Da Graca, sotto porta, non perdona. Alla scoperta del centravanti del Novara.
Immagina fuggire dai vicoli di un’infanzia difficile, riporre i sogni in un borsone e correre lontano. Immagina poi che questa corsa ti porti lì, tra i grandi. Precisamente, alla Juventus. Ed è qui che l’immaginazione lascia spazio alla realtà: ce l’hai fatta, è successo. Per ulteriori informazioni, chiedere a Cosimo Marco Da Graca: ieri gioiello bianconero, oggi protagonista del Novara.
Classe 2002, siciliano di nascita, capoverdiano di origine. C’è tutto e anche di più, non solo a livello calcistico. Un percorso difficile, lungo, pieno di tappe formative. Ma Marco, di mollare, non ne ha mai sentito il bisogno. E i numeri registrati quest’anno sono figli di una forza interiore, che lo ha reso grande in poco tempo.
Quindi, parola al campo. Dove l’attaccante di Zanchetta, in queste prime tredici uscite stagionali, ha già segnato ben 5 gol. Due di queste, inoltre, sono arrivate negli ultimi 180 minuti. E non sono state reti ordinarie, anzi. Una è valsa il pareggio contro la Pergolettese (arrivato oltre il novantesimo), mentre l’altra ha ha contribuito alla vittoria contro il lanciatissimo Lecco di Valente, che – a scanso di banalità – non perdeva dallo scorso 19 ottobre.
Decisivo: questa, l’unica parola che ne dipinge l’identikit. Finalmente, sotto gli occhi del calcio. Ora sì, possiamo dirlo: Da Graca, nelle sfumature piemontesi, ha trovato un’isola felice.
Da Graca, la Juventus e un esordio che resta
Mercato del Capo. Parte da questi vicoli, una storia destinata a restare. Perché Marco, pur vedendone e vivendone tante, alla fine, arriva e conquista. Alla sua maniera: segnando un gol in più degli altri. Che arrivano proprio lì, nella sua terra: Palermo, la Sicilia, i campetti di periferia. Il sorriso libero e le corse spensierate, poi la sterzata vincente: dalla Polisportiva locale arriva la chiamata dei desideri. Passa il treno che tanti aspettano: a bussare alla sua porta, è il Palermo.
La Juventus ne rimane colpita e lo porta a Torino. Il ragazzo, però, non teme. E risponde presente: segna 15 gol in 17 presenze di Primavera 1, al contempo esordisce in C con la Next Gen e, infine, raccoglie minuti in prima squadra sotto l’egida di Andrea Pirlo. Precisamente in Coppa Italia, contro la Spal. Un momento iconico, ma non unico. Anzi.

Assaggi di Champions League, poi il passaggio all’estero
Un minuto, un soffio di fiato, un attimo ancora. Questo e altro, per descrivere la toccata e fuga europea di Da Graca. Che, nella stagione 2021/2022, esordirà persino in Champions League. Contro il Malmoe e per soli 60 secondi, ma tanto basta per dirsi grandi.
Anche se il futuro riserverà anche qualche intoppo. In Next Gen, complice qualche guaio fisico, non riesce a imporsi. Necessario ripartire da sé, con il coraggio di andare oltre: passa all’Amorebeita, in Spagna, restandovi però poco e senza incidere. Affatto debilitante: realizzerà il suo scopo a Novara, dove gioca da gennaio scorso: segna subito 2 gol. E ora, durante questa prima parte di stagione, il bomber siciliano è già a quota 5. Questa volta, non sembra intenzionato a fermarsi. La sua storia insegna.
