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Picerno, l’ex Palo: “Una società che non smetterò mi di ringraziare”

Antonio Palo, allenatore

Antonio Palo, allenatore / Ufficio Stampa Terracina

L’intervista ai colleghi di SerieD24 dell’allenatore, ex Picerno, e reduce dall’esperienza sulla panchina del Terracina.

Antonio Palo, allenatore classe 1979, si è raccontato a Serie D24 partendo dall’analizzare la stagione (travagliata) alla guida del Terracina: “Mi dispiace tantissimo per com’è andata perché i ragazzi non meritavano quel finale. Speravo davvero di portare quella barca in porto, in mezzo alla tempesta. Ma non ci siamo riusciti.

Le responsabilità? Di tutti: un po’ mie, un po’ della società. Quando non si centra un obiettivo, non esiste un solo colpevole. Il calcio è un gioco collettivo, anche nei fallimenti.

Era diventata casa. Mi ero legato ai tifosi, alle persone, ai ragazzi. Ci tenevo. E vederla finire così, con delusione, con amarezza, fa male. Davvero male”.

Di seguito le sue dichiarazioni.

Palo: “A Picerno esperienza incredibile”

E sulla sua esperienza al C al Picerno: Ho avuto tante chiacchierate con addetti ai lavori. Ora spero che diventino qualcosa di concreto. Ho bisogno del campo. È la mia vita, la mia passione. E non vedo l’ora di rimettermi in gioco, con le mie idee. In questi anni ho sempre trovato ragazzi disposti a dare tutto. Anche quest’anno, nonostante le difficoltà, ho allenato un gruppo meraviglioso. Alcuni di loro oggi sono seguiti anche da club di Serie C. Questo significa che qualcosa di buono è stato fatto. Magari non abbiamo raggiunto il risultato finale, ma vederli crescere, anche a livello caratteriale, è la mia soddisfazione più grande.

Voglio tornare nei professionisti. Perché lì ci sono arrivato, e l’ho fatto grazie al Picerno, una società che non smetterò mai di ringraziare. In quegli anni ho avuto la fortuna di allenare giocatori importanti, di vivere un playoff vinto e poi, l’anno dopo, la Serie C. È stato lì che ho assaporato da primo allenatore il fascino del professionismo. È stata un’esperienza incredibile, che mi ha fatto crescere tanto. E che oggi vorrei rivivere, con ancora più determinazione” (CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERVISTA COMPLETA).