Home » A ogni costo, De Vitis racconta il ‘suo’ Rimini: “Le difficoltà ci hanno rafforzato, adesso sogniamo l’impresa”

A ogni costo, De Vitis racconta il ‘suo’ Rimini: “Le difficoltà ci hanno rafforzato, adesso sogniamo l’impresa”

Alessandro De Vitis (IMAGO)

Alessandro De Vitis (IMAGO)

Alessandro De Vitis, centrocampista del Rimini, ha riavvolto il nastro sulle ultime vicende societarie del club biancorosso: tra obiettivi e speranze per il futuro. 

Coraggio e resilienza. La stagione del Rimini, reduce dall’importante vittoria esterna con il Perugia, è stata fin qui caratterizzata da diverse incognite. Cambiamenti societari, incertezze a livello dirigenziale, difficoltà anche a reperire un campo d’allenamento. La risposta degli uomini di D’Alesio è stata, però, straordinaria. Dieci punti in nove gare: la pesante penalizzazione iniziale è davvero vicina a toccare quota zero. Tra i protagonisti c’è anche Alessandro De Vitis, una delle poche conferme dopo un’estate decisamente movimentata: “Dopo settimane difficili, in cui si è parlato poco di calcio, siamo finalmente focalizzati sul lavoro quotidiano. I pensieri erano occupati da quello che succedeva fuori. Abbiamo ottenuto un risultato importante, contro una squadra che risalirà sicuramente la classifica”, dichiara il centrocampista a LaCasadiC.com. 

I problemi, in casa romagnola, sono nati quasi a ridosso dell’iscrizione al campionato. I primi interrogativi, dubbi seguiti dalle voci sempre più insistenti di una possibile cessione del club, poi avvenuta effettivamente il 3 agosto scorso: È stato un fulmine a ciel sereno -afferma l’ex Pisa-, ad aprile avevamo vinto la Coppa Italia di Serie C e in città si respirava un grande entusiasmo. Poi, quasi a sorpresa, sono subentrate queste problematiche importanti, che ci hanno portato ben 11 punti di penalizzazione, frutto della precedente gestione. Non proprio un bel ‘regalo’ d’uscita (ride, ndr)”.

In panchina, intanto, viene ufficializzato Filippo D’Alesio, già all’interno dello staff dei romagnoli, salvo poi cambiare tutto con l’avvento della nuova proprietà. Prima l’accordo sfumato con Francesco Baldini, poi la chiusura positiva con Braglia, che lascerà l’incarico dopo appena un mese. Il compito di guidare i biancorossi viene, dunque, affidato nuovamente al giovane allenatore: “D’Alesio è stato bravo, ha fatto di tutto pur di farci rimanere concentrati sul campo. Ha idee fresche e tutti, io in primis, stiamo imparando tanto da lui. Nessuno ha mai avuto dubbi sulla sua preparazione, lo scorso anno lo abbiamo conosciuto nelle vesti di match analyst, un salto notevole che ha saputo interpretare al meglio. È una figura incredibile, io sono praticamente suo coetaneo, riesce a tirare fuori il massimo da ognuno di noi.”

“La sua è una storia bella, per tante settimane ha convissuto con le incertezze. Incarichi dati, poi tolti, poi ridati. Per questo motivo, noi cerchiamo di dare qualcosa in più anche per lui”. Unione e rispetto reciproco, sentimenti che hanno accompagnato De Vitis e compagni durante le ultime gare di campionato: “Stiamo cercando di sopperire a tutto quello che è successo, con dedizione e sacrificio sono sicuro che azzereremo quanto prima la penalizzazione. Le difficoltà ci hanno rafforzato. Adesso la fiducia è aumentata, proveremo a portare più gente possibile dalla nostra parte”. 

Andare avanti

Tra le tante problematiche che ha dovuto affrontare la squadra romagnola c’è stata anche quella attinente lo stadio “Neri, un tema che ha accesso le discussioni tra Comune e club: “L’estate è stata caratterizzata da diversi eventi negativi, per una settimana abbiamo girato praticamente tutti i campi di Rimini. Sono situazioni in cui è facile perdere i punti di riferimento, il rischio che ci si possa sgretolare alle prime difficoltà è concreto. Non è così scontato -sottolinea De Vitis che scattino determinati meccanismi, ci hanno lasciato in una situazione delicata e con il fardello della penalizzazione. I pensieri erano tanti, adesso stiamo cercando di focalizzarci solo sul campo”. 

Un gruppo forte, che sta provando a resistere alle avversità, mentre dal mercato sono arrivate anche forze fresche: “Stiamo costruendo la nostra identità, tanti calciatori sono andati via e tanti altri sono arrivati. Siamo partiti in ritardo, in poco tempo abbiamo dovuto fare quello di solito si fa nei ritiri estivi. Diversi ragazzi hanno alle spalle solo esperienze nel campionato Primavera, ma sono stati bravi a calarsi subito nella realtà accelerando il percorso di crescita. Sono stati buttati nella mischia all’improvviso e stanno portando avanti un ottimo percorso”. Lavoro sul campo, l’unico modo per lasciarsi alle spalle tutte le preoccupazioni: “Nei mesi estivi, in mezzo al caos generale, riuscivo a staccare mentalmente solo quando avevo il pallone tra i piedi. Era l’unico momento di gioia della giornata, e sto cercando di viverla così anche adesso”. 

Il Rimini esulta dopo un gol (IMAGO)
Il Rimini esulta dopo un gol (IMAGO)

Speranza

Il 7 settembre, dopo settimane di incertezze e continui colpi di scena, ecco la presa di posizione della squadra. In sala stampa, dopo la gara interna con la Ternana, si presenta infatti una delegazione di giocatori, tra cui De Vitis, Bellodi e Longobardi, che reclama a gran voce chiarezza sulla situazione societaria del Rimini: “Era il momento giusto per far sentire la nostra voce, si trattava della fase più critica. Io penso che i calciatori debbano esporsi quando qualcosa non va, non bisogna essere sempre dei soldatini. Poi, dalla settimana successiva, ci siamo focalizzati solo sul lavoro quotidiano, e ora speriamo che le cose si possano mettere bene”. Parole seguite dalla nomina di Stefano Giammarioli nella doppia veste di Dg e Ds: “Ha portato ordine e professionalità, è presente sul campo. Determinate situazioni passano da lui, per noi è importante. 

Per tante settimane ci siamo confrontati con figure abbastanza discutibili. Prima si dimettevano, poi tornavano, poi si dimettevano nuovamente. Il loro operato si commenta da solo”. Intanto il tempo scorre, e la fiducia aumenta: “Questa squadra è composta da ragazzi umili e operai, ci auguriamo che le nostre prestazioni possano far tornare più gente possibile allo stadio, sarebbe una bella botta di energia. Poi è chiaro che ognuno porta avanti le sue idee, c’è chi ancora non è convinto ma c’è anche chi ha cambiato idea.

L’ambiente, lentamente, si sta immedesimando in questo gruppo, con l’Arezzo una parte di curva è entrata. Ci crediamo, e ci siamo fatti una promessa, ‘costruire badi solide adesso per realizzare qualcosa di magnifico in futuro’. A inizio stagione nessuno avrebbe scommesso di noi, ma siamo qui a battagliare. La vicinanza a quota zero fa crescere la voglia di fare l’impresa”. Per il momento, però, nessun rituale particolare: “Ragioniamo una partita alla volta, magari dopo il giro di boa penseremo a un fioretto”. 

 

A cura di Rocco Cristarella e Marco Gioviale.