Un figlio del Vicenza fa impazzire il Menti. Raul Talarico: “Ora voglio migliorarmi”

Raul Talarico, centrocampista Vicenza
Le parole e le emozioni del centrocampista cresciuto nel vivaio del Lane. Che domenica, con un gol nel recupero, ha fatto impazzire il Menti.
Domenica. Stadio Romeo Menti. Minuto 89. Il Vicenza è impantanato sull’1-1 contro una coraggiosa Giana Erminio. Poche ore prima il Brescia ha vinto, e si è avvicinato al primo posto in classifica del Lane. Fabio Gallo decide di richiamare in panchina Loris Zonta e di inserire Raul Talarico per i 5 minuti di recupero concessi. Molti sugli spalti si chiedono il senso di un cambio così tardivo.
La risposta arriva solo tre minuti più tardi. Apertura panoramica sulla destra di Capello, pennellata di Tribuzzi per la testa proprio del numero 44, Talarico, che la mette all’angolino. Il Menti, quasi, viene giù. “Un’emozione enorme, indescrivibile. Segnare nel recupero, sotto la Curva… Ci speravo, ci credevo, nonostante fosse quasi finita sapevo che mancava ancora un cambio. Speravo di entrare e dare il mio contributo per la vittoria. Farlo con un mio gol ha reso tutto ancora più bello”.
Prima rete in questo campionato per Raul, che ha iniziato la stagione dovendo fare i conti con diversi problemi fisici. “Dall’anno scorso mi portavo dietro un infortunio e quest’estate ho dovuto saltare tutto il ritiro e il primo mese. Ho avuto un altro problema a Trento, ma adesso sto abbastanza bene”. È l’obiettivo ora è chiaro: superare i 4 gol dell’annata precedente: “Certo, ma non solo. Voglio migliorarmi sotto tutti i punti di vista”.
Contro la Giana Erminio di Espinal è arrivata un’altra prova di tenacia di una squadra mai come quest’anno parsa combattiva e determinata nel raggiungere l’obiettivo: “Merito del mister, sicuramente, della voglia che hanno portato i nuovi, tutti bravi ragazzi dediti al lavoro. Ma anche dello spirito di rivalsa di noi che c’eravamo anche negli anni precedenti. Si è creato un giusto mix. Chiaro che i risultati di queste prime 12 giornate ci stanno aiutando ad avere fiducia”.
Talarico: “Un orgoglio essere cresciuto in questa squadra”
“Avere tanti giocatori vicentini, o comunque veneti, in rosa è importante. È un orgoglio in particolare per chi è cresciuto in questa squadra. Ma il peso e l’importanza della maglia che indossiamo la sentono anche quelli che vengono ‘da fuori’. La storia del Vicenza la conoscono tutti”. Insieme ai vari Cavion, Zonta, Pellizzari, Sandon, Costa, oltre appunto a Talarico, tanti altri giovani prodotti del vivaio biancorosso, come Vescovi, Broggian, Golin e Rosa hanno avuto occasione di esordire nelle ultime settimane. Nuovi Talarico crescono, insomma. E il consiglio di Raul è semplice ma non banale: “Lavorare tutti i giorni, dare il massimo. Non solo la domenica. Curare tutti gli aspetti, dall’alimentazione alla vita privata. E crederci, crederci sempre”.
Una stagione 2025/2026 che finora ha significato un ritorno, per l’ex Montecchio e Virtus Verona, nel ruolo di mezzala: “È sicuramente il mio ruolo, quello che ho fatto durante tutto il settore giovanile. Negli ultimi anni, sia a Verona con la Virtus, sia al Lane con Stefano Vecchi ho fatto principalmente l’esterno. Mi sento duttile, ma quando Gallo quest’estate mi ha detto di volermi riportare in mezzo ero felice”. Già, Stefano Vecchi. Ora alla guida dell’Inter U23 e prossimo avversario del Vicenza in campionato. Per Raul una figura importante: “Ha creduto in me e mi ha sempre dato fiducia. Proprio perché lo conosciamo, sappiamo quanto è dura contro le sue squadre”.

Le scorie dell’anno precedente
Inevitabile riavvolgere il nastro solo per un momento e tornare alla passata stagione. Una cavalcata mozzafiato, giocata punto a punto con il Padova conclusasi con un amaro secondo posto e un’ancor più amara eliminazione ai playoff in semifinale contro la Ternana: “Ancora adesso se mi chiedi cos’è successo, a Verona con la Virtus e a Terni, non te lo so dire. È stata una stagione unica, dove abbiamo fatto molto bene. Chiaro che, se è finita così, tutti abbiamo delle colpe. Ma rimane il percorso fatto che, secondo me, è difficilmente eguagliabile. Il rammarico più grande però è stato il gol dell’1-1 subito al Menti contro il Padova all’ultimo secondo”.
Ora però è tempo di pensare al presente. Dietro al Lane corrono anche Brescia e Lecco. Il Vicenza, tra due giornate, se le troverà di fronte entrambe nel giro di una settimana: “Tutte le partite sono difficili, dobbiamo ragionare una gara per volta. Non possiamo proiettarci ai due scontri diretti. Già domenica, a Monza, sarà durissima”. Unico punto fermo, per Raul e per la squadra, i tifosi biancorossi. Un unicum per la categoria: “Non avevamo ancora iniziato ad allenarci e loro già spingevano con gli abbonamenti. Ci caricano, ci soffiano dietro, ci danno continue dimostrazioni di affetto che sono incredibili. Anche quando andiamo in trasferta è come giocare in casa. Sono importantissimi. Ora tocca a noi ripagare l’affetto che loro ci hanno sempre dato”.
