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Programmazione e passione: il Ds Colombino studia la nuova Torres

Il Ds Andrea Colombino / Credit: Alessandro Sanna

Il Ds Andrea Colombino / Credit: Alessandro Sanna

La squadra sarda è pronta a ripartire da protagonista, conferme e ambizione alla base del progetto rossoblu. 

Il risultato, si sa, fa parte del calcio. E in casa Torres, dopo l’ultimo cammino playoff, è già tempo di pensare al futuro, guardando avanti sempre con passione e lungimiranza. A spiccare, ovviamente, la sapiente regia del Ds Andrea Colombino, tra le grandi certezze in casa sarda.

Il lavoro condotto dal dirigente rossoblu durante gli ultimi tre campionati è, dati alla mano, incontrovertibile. Tra scoperte interessanti e innesti d’esperienza che, a lungo termine, hanno portato a ottimi risultati. Guardando nello specifico alle stagioni 2023/2024 e 2024/2025 i numeri parlano chiaro, ben 143 punti raccolti.

Un cammino che ha condotto Fischnaller e compagni prima a un secondo posto, dopo una lunga lotta a due con il Cesena per la promozione diretta in Serie B, e poi al terzo posto in classifica durante l’ultimo campionato. Per intenderci,  la Virtus Entella si è fermata a 128, mentre il Pescara -finalista playoff insieme alla Ternana– non è andata oltre i 122 punti.

Nel girone B, dunque, nessuno ha fatto meglio della Torres nell’ultimo biennio. E volendo allargare la platea anche agli altri due gironi, solo Padova, Avellino e Vicenza hanno fatto meglio della squadra sarda. Ma non finisce qui, perché riferendoci invece al monte ingaggi, emerge una spesa massima di circa un milione e 600mila euro, ben lontana dalle cifre presenti nella top ten. Una chiara testimonianza di come nel calcio sia ancora possibile coniugare i risultati del campo alla stabilità societaria, filosofia che il Ds Colombino ha saputo mettere in atto in modo inconfutabile.

Vivere in funzione del miglioramento

Il lavoro portato avanti da Colombino, tuttavia, non si è fermato solo ed esclusivamente al mercato, perché il gruppo costruito durante questi anni ha sempre mostrato grande attaccamento e unità d’intenti. Una presenza costante, accanto ai suoi ragazzi, nei momenti felici e in quelli magari meno positivi, sempre sul campo a prescindere da tutto. “Sono del parere che si può sempre migliorare, vivo proprio in funzione di questo”, aveva dichiarato poco tempo fa. E in un campionato duro e difficile come quello di Serie C non è mai così semplice confermarsi o addirittura superarsi.

Tra le operazioni interessanti concluse durante la sessione invernale di calciomercato spicca soprattutto quella di Michele Carboni, operazione last minute ma assolutamente di prospettiva. Nativo di Sassari, il suo impatto è stato importante, salvo poi dover fare i conti con qualche infortunio di troppo. Rappresenta sicuramente un punto da cui ripartire, e il fatto che il Cagliari si sia riservato anche una percentuale sulla futura rivendita fa chiaramente riflettere sulla rilevanza del giocatore. All’orizzonte, intanto, c’è un nuovo progetto da costruire, ma con la stessa passione di sempre. Dopo l’addio pacifico e consensuale con Alfonso Greco, tra le piacevoli scoperte di Colombino e autore di un ottimo percorso dalle parti del “Vanni Sanna“, il dirigente è già focalizzato sulla scelta della nuova guida tecnica.