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Union Brescia, Cazzadori è sempre più decisivo: quarto gol nel recupero per il classe 2004

Cazzadori / Credit: Union Brescia / www.lacasadic.com

Cazzadori / Credit: Union Brescia / www.lacasadic.com

Denis Cazzadori, quando la palla scotta, è sempre presente: il dato che fa sorridere l’Union Brescia.

Da cosa si riconosce un grande giocatore? Senz’altro dalla qualità tecnica. Indubbiamente dalla prestanza fisica. Certo, anche dalla presenza sul campo: movimenti, attitudine, sinergia con il contesto tattico e i compagni di lotta. Tutto molto bello. Ma il grande giocatore è soprattutto colui che, quando la palla scotta e i punti pesano, non teme l’incedere del cronometro. E Denis Cazzadori, un passo alla volta, impara a esserlo. Per la Serie C, per il suo Union Brescia.

Facile capire il perché: basterebbe dare un’occhiata ai numeri. Quelli che, in primis, vedono il club biancoblu riprendere a correre dopo il cambio di guida tecnica: Eugenio Corini, subentrato a Aimo Diana, ha già fatto centro. Come? Con due successi importantissimi, a scanso di banalità sigillati proprio oltre il novantesimo. Uno contro la Dolomiti Bellunesi, l’altro contro l’Inter U23: 180 minuti, massimo del bottino e terzo posto ben consolidato. Attraverso solidità, cinismo e un altro fattore di considerevole importanza: esatto, Cazzadori.

Il classe 2004, in entrambi gli ultimi match, ha timbrato il cartellino. Come detto, nel pieno del recupero: è zona di sua competenza. No: i centri inflitti ai veneti (92′) e ai meneghini (97′) non sono casi isolati. Tutt’altro. Anche qui, parola al campo. Perché l’ex Caldiero Terme ha oramai incorporato questa prerogativa, costruendovi sopra una vera e propria reputazione. Niente da dire, è l’uomo dei gol pesanti. È successo altre due volte. La trasferta di Renate, specificatamente, aprì il varco. Era il 13 settembre e l’Union Brescia disputava la quarta partita della sua seconda vita calcistica.

Sofferenza, tanta: i nerazzurri stapparono il match al 26′ del primo parziale. Poi, tre lampi negli ultimi scampoli di gara indirizzarono il flusso verso il “Rigamonti”: uno di questi, di puntuale fattura Cazzadori, che siglò il definitivo 3-1 al 97esimo (per giunta da subentrante). Altro giro, altra firma: quella contro il Novara, datata 25 settembre. L’Union, sotto nel punteggio fino al 96′, affida al ragazzo l’ultima speranza. Entrato al 72esimo, non poteva certo sbagliare mira: gol del pareggio e consapevolezza crescente. Sì: Cazzadori è meglio averlo che affrontarlo.

Hellas e Caldiero, poi Brescia: il percorso di Cazzadori

Inoltre, se non dovesse bastare, il gol siglato ieri – lunedì 22 dicembre – contro l’Inter U23 ha formalizzato il ritorno alla vittoria in casa dell’Union Brescia. Non accadeva dal 25 ottobre, quindi dalla partita vinta contro l’Albinoleffe. Poi la crisi, infine i primi segnali di rinascita che Cazzadori ha ben contribuito ad alimentare. Lui che, cresciuto nelle giovanili dell’Hellas Verona (club che tuttora ne detiene le prestazioni), ha già sperimentato sulla pelle le fatiche della Serie C. Precisamente, con indosso le maglie di Arzignano Valchiampo e Caldiero Terme.

Se la prima esperienza è servita per calarsi nella parte (sole 17 presenze e 2 assist), la seconda ne ha risaltato prepotentemente i tratti salienti. Nel veronese – dove ha mosso in toto ogni suo primo passo – ha infatti realizzato 7 reti e servito 3 assist, erigendosi a riferimento del club. Retrocesso in D, ma capace di sgrezzare 175 cm di energia e fiuto. Brescia ringrazia. Anche per la partita contro la Triestina, risolta da un altro suo gol: strappo alla regola, siglato al minuto 62. Risultato finale, 1-0 biancoblu. Decisivo come nessun altro.

Credit: Union Brescia
Credit: Union Brescia

I prossimi impegni

Altro dato a suo favore: ha ridistribuito i suoi 5 gol in 981 minuti. E’ il nono impiego del gruppo, ma ne è comunque capocannoniere. Un dato che riflette tutta l’incisività del ragazzo. Sempre più centrale, sempre più importante. A lui, dunque, il compito di trainare il club nel 2026 in procinto di iniziare.

Semestre che l’Union inizierà sul campo dell’Arzignano Valchiampo, squadra del cecchino Minesso: fu lui, all’andata, a battere le Rondinelle con una doppietta. Poi, tempo di ulteriori sfide allenanti: gennaio si chiuderà con Trento, Pro Vercelli e Renate. Un girone fa ben contenute, ma il calcio – è noto – sa sempre sorprendere. Come Cazzadori, del resto: a lui l’ultima – anzi, l’ultimissima – parola.