14 punti di penalizzazione: sentenza ufficiale per i rossoneri | Club pieno di debiti

Pallone Serie A crediti Rosito www.lacasadic.com
Il caso delle penalizzazioni: in attesa di scoprire il futuro del Brescia, il club rossononero è stato sanzionato.
Il campionato è terminato, ma quello che sembra non avere fine è il caso delle penalizzazioni che nelle ultime settimane ha coinvolto il mondo del calcio. I due club principalmente coinvolti sono Brescia e Trapani, ma anche Triestina, Messina e Foggia sono in attesa di scoprire il proprio futuro.
“La FIGC si è inventata di notte questo piano per salvare la Sampdoria”, aveva dichiarato nei giorni scorsi il Presidente del Brescia, Massimo Cellino, al Giornale di Brescia. Il club lombardo dovrà attendere giovedì 29 maggio per scoprire l’esito del caso.
Il Brescia potrebbe essere sanzionato con 4 punti di penalizzazione e questo comporterebbe la retrocessione diretta in Serie C.
Ad essere certe, sono invece le date dei playout di Serie B. La gara d’andata è prevista per il prossimo 15 giugno, quella di ritorno il 20.
Il comunicato ufficiale
Ad aver ricevuto una penalizzazione record è la Lucchese. Qui di seguito il comunicato ufficiale: “Il Tribunale Federale Nazionale ha sanzionato la Lucchese 1905 Srl con 14 punti di penalizzazione in classifica, da scontare nella prima stagione sportiva utile a decorrere da quella 2025/2026, per una serie di violazioni di natura amministrativa.
La società – che dovrà pagare anche un’ammenda di 10.000 euro – era stata deferita a titolo di responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte ai propri legali rappresentanti pro-tempore nonché a titolo di responsabilità propria. Il TFN ha inoltre sanzionato gli amministratori del club: 14 mesi di inibizione e 10.000 euro di ammenda per Giuseppe Longo e 6 mesi di inibizione e 5.000 euro di ammenda per Nicola D’Andrea”.

Le dichiarazioni di Grassi
“Oltre ai 14 punti di penalità, ad oggi (27 maggio), non abbiamo ricevuto un documento chiaro, completo e aggiornato sull’esposizione debitoria. Ci è stato detto verbalmente che sono risultati debiti sportivi per oltre 2 o 3 volte maggiori quelli dichiarati. Se così fosse, si tratterebbe di una somma che scombina i piani e le condizioni che avevamo posto”. A riguardo, è intervenuto così Stefano Grassi, presidente della società interessata all’acquisizione del club.
“L’insieme di tutte queste ragioni ci porta a ritenere improbabile che si possa riuscire in quest’impresa, per quanto ci proveremo fino in fondo”, ha poi continuato il presidente di Affida che ha voluto rivolgere un ultimo pensiero alla piazza di Lucca e a chi ha vissuto sulla sua pelle questa stagione delicata. “Da lucchese, tifoso ed ex tesserato, mi sono speso per riuscire nell’impresa. Da imprenditore, devo muovermi con la consapevolezza che dal calcio non si guadagna, ma nemmeno si deve rischiare di compromettere quanto costruito in anni di attività. Si deve parlare con chiarezza, dando a Lucca un progetto sportivo serio e che garantisca continuità. Concludo facendo i complimenti per la testimonianza di serietà e abnegazione che il mister e i suoi ragazzi hanno dimostrato in questi mesi”.