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A Genova non era andata bene, l’attaccante riparte dalla Serie C: acquisto ufficiale

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stadio marassi / www.lacasadic.com

Il numero 9 trova una nuova sistemazione e ha voglia di dimostrare il suo valore

La Serie C offre da sempre una valida alternativa ai giocatori che desiderano realizzarsi o riscattarsi. Dai giovani fino ai giocatori con più esperienza, il campionato è un misto tra generazioni e lo spettacolo, infatti, è sempre di casa.

Il confronto è acceso e, nelle ultime stagioni, ha assunto forme diverse. Tutte con un comune denominatore: regalare una seconda chance a chi, nonostante l’occasione di stabilirsi a livelli alti, non è riuscito a scalare le gerarchie del nostro calcio.

Sono tanti i ragazzi che, partendo dai vivai dei club più blasonati, hanno disperso strada facendo i propri propositi e, sfortunatamente, anche il proprio potenziale. Un argomento spinoso, quello della gestione e della valorizzazione dei giovani, ancora oggi alla ricerca di risposte certe.

I dubbi da sbrogliare sono molti, ma al contempo vige una consapevolezza: la Serie C è un porto sicuro per chi ha bisogno di minutaggio e di stimoli. Gli esempi sono parecchi.

Scartato in A, ritrovato in C

Dalla Serie A fino al terzo piano: un epilogo comune, ma assolutamente da non scartare. Impossibile, in tal senso, non citare Roberto Inglese. Un tempo, promettente attaccante. Oggi, esperto giocatore del Catania. Nel mezzo, tanti infortuni e una graduale discesa che lo ha portato da Chievo Verona, Napoli e Parma fino alla maglia azzurro-rossa, con la quale ha però siglato ben 14 gol in 31 partite nella stagione appena andata in archivio. Un’annata che profuma di riscatto per un giocatore troppo spesso limitato da guai fisici.

Un profilo che, invece, non è riuscito ad imporsi al top pur essendo cresciuto in una squadra di livello mondiale è sicuramente Lorenzo Crisetig. Di lui si è sempre parlato bene, tanto da attirare l’Inter e José Mourinho. Esordisce anche in Champions League (con Ranieri al timone) ma, a lungo andare, cala l’occhio di riguardo nerazzurro e inizia una lunga girandola. Fino alla Serie C, fino al Padova. La piazza di cui diventa presto punto di riferimento, con tanto di promozione in Serie B. Ma c’è un altro calciatore che, coltivato in un settore giovanile fulgido, ha poi espresso il suo talento nelle serie minori. Un profilo che, nella giornata di ieri, si è accasato in un’altra solida realtà della categoria. Sempre in C. Sempre al sud, come Inglese. E sempre con l’intento di fare bene, come Crisetig.

Audace Cerignola, ecco Emmausso

Di chi stiamo parlando? Ora lo possiamo dire: il giocatore in questione è Emanuele Emmausso, attaccante classe 1997 che, da poche ore, è ufficialmente un nuovo giocatore dell’Audace Cerignola. Arriva dal Foggia a costo zero (era svincolato) e promette gol. Essendo un attaccante, è lecito aspettarsi un alto contributo offensivo. Lo stesso che ha garantito con indosso i colori dei satanelli: nell’ultima stagione, infatti, Emmausso ha messo insieme 12 reti in 36 partite, replicando l’annata da doppia cifra (10 marcature) confezionata l’anno prima ancora a Messina.

Ma sapevate che Emmausso ha avuto un passato in club di Serie A? Esattamente: l’ala destra ventisettenne è cresciuta infatti nel vivaio del Genoa, con cui non è mai riuscito ad esprimere il suo talento. Difatti, la sua diaspora nelle serie minori inizia subito, passando in rapida successione tra Taranto, Robur Siena, Reggina, Cuneo e Vibonese. Sarà quest’ultimo il club che, nel 2019, decide di acquistare a titolo definitivo le sue prestazioni. Da quel momento in poi, Emmausso migliora e si realizza, con gli exploit a Messina e Foggia in copertina. Ora, un nuovo inizio: l’Audace Cerignola. Ma la missione di Emmausso è la stessa: fare gol. E vincere la sfida con sé stesso.

A cura di Edoardo Gatti