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Abbiamo vinto il playout, ma io mi dimetto: il club storico cambia tutto in società

Il pallone della Serie B (IMAGO)

Il pallone della Serie B (IMAGO)

Hanno vinto i playout ma nonostante ciò Messina e Molango si dimettono dopo il fallimento del campionato appena terminato. 

Dopo una stagione piena di colpi scena, ribaltoni e verdetti riscritti, il campionato di Serie B è finalmente giunto al termine. Un’annata che ha visto la Sampdoria retrocedere, salvo poi conquistare la salvezza ai playout grazie alla penalizzazione inflitta al Brescia.

Un campionato dominato dal Sassuolo con 82 punti fatti e ben 78 gol fatti che hanno permesso ai neroverdi di riconquistare la Serie A dopo soltanto un anno dalla retrocessione in B.

Non da meno il Pisa di Filippo Inzaghi che si è posizionato alla seconda posizione collezionando 76 punti, lottando fino alla fine per la vittoria del titolo e lasciando alle spalle lo Spezia con un distacco netto. Per la squadra toscana è stato un traguardo storico visto che l’ultima stagione nella massima serie è stata nel 1990-91.

Se la battaglia per il primo posto ha regalato emozioni forti, quella per evitare la retrocessione non è stata da meno, con continui colpi di scena. A farne le spese sono state il Cosenza, il Cittadella, il Brescia e la Salernitana che nonostante il buon finale di stagione ha dovuto arrendersi davanti ad una Sampdoria che è stata superiore.

La stagione della squadra blucerchiata

Un campionato difficile per la squadra di Genova, partita con obiettivi ben diversi e ritrovatasi a lottare per la salvezza. Gli acquisti di giocatori del calibro di Coda, Tutino, Romagnoli e Venuti rappresentavano un chiaro segnale del presidente Manfredi che puntava al ritorno nella massima serie ma la squadra ha dovuto fare i conti con una realtà molto più dura.

Ben 4 sono stati i cambi di allenatore ma che non hanno portato i frutti sperati. La continuità nei risultati non è mai arrivata e la Sampdoria ha chiuso con appena 41 punti: un bottino che avevano portato i blucerchiati alla retrocessione diretta. Ma la penalizzazione ai danni del Brescia e i problemi interni al club lombardo, hanno permesso alla squadra di Evani di giocarsi i playout e rimanere in B.

Borini con la maglia della Sampdoria, Imago | lacasadic.com
Borini con la maglia della Sampdoria, Imago | lacasadic.com

Sampdoria, si dimettono Messina e Molango: inizia la ricostruzione

Chiusa la stagione, con un incredibile salvezza, in casa Sampdoria è iniziata la rivoluzione a livello societario dopo il fallimento nel campionato appena terminato. I primi a farne le spese sono stati il board advisor Alessandro Messina e Maheta Molango, uno dei componenti del Cda. La sua uscita avrà efficacia da quando verrà formato il nuovo Consiglio d’Amministrazione e a prendere il suo posto potrebbe essere De Gennaro, avvocato che ha seguito le vicende di Manfredi dal primo giorno.

Una delle nuove figure previste in casa Samp, è quella del direttore generale, ruolo che doveva essere di Messina. Il presidente si sta già muovendo per individuare il profilo adatto a ricoprire questo ruolo e tra i primi nomi emersi c’è quello di Cardinaletti, ex Ceo della Newco, ma non sarebbe l’unico. L’annata appena conclusa ha dimostrato quanto servano persone competenti e, la squadra blucerchiata si sta muovendo per tornare a competere nelle zone alte della classifica e puntare al ritorno in Serie A.