Al Sassuolo ha fatto la storia, ora dice addio al calcio | Promozione e ritiro annunciato

Il Sassuolo - credit US Sassuolo Calcio - www.lacasadic.com
Si ritira un eroe del nostro calcio
Si è conclusa poche settimane fa la stagione di Serie B, mentre i playoff attendono il loro epilogo. Due promozioni sono già certe: il Pisa di Filippo Inzaghi e il Sassuolo di Fabio Grosso. Proprio i neroverdi hanno dominato il campionato dalla prima all’ultima giornata, chiudendo in vetta con 82 punti, miglior attacco con 78 reti segnate e terza miglior difesa con appena 38 gol subiti. Una stagione da incorniciare, che ha visto il Sassuolo tornare subito in Serie A, a un solo anno dalla retrocessione.
Molti i protagonisti del ritorno tra i grandi, ma due su tutti hanno brillato in maniera decisiva. Armand Laurienté ha scelto di restare nonostante le offerte ricevute dalla Serie A, diventando il volto della risalita con 18 gol e 5 assist, chiudendo da capocannoniere del torneo. Al suo fianco, l’intramontabile Domenico Berardi: il capitano neroverde ha messo insieme 6 reti e 13 assist, confermandosi ancora una volta il leader della squadra.
Ora il Sassuolo si prepara al ritorno in massima serie, ma i punti interrogativi non mancano, soprattutto sul fronte del mercato. Il futuro dei talenti però è tutt’altro che certo e molto dipenderà dalle offerte che arriveranno, in Italia e all’estero. Fabio Grosso spera di poter contare ancora su buona parte dell’ossatura che ha riportato il club in A, ma trattenerli sarà una sfida dura e delicata.
I prossimi mesi saranno decisivi per definire le ambizioni del Sassuolo e la strategia da adottare per affrontare il salto di categoria. Tra possibili cessioni, nuovi innesti e il consolidamento di un progetto tecnico che con Grosso ha già dato frutti importanti, il club emiliano sembra avere le basi giuste per tornare nel modo giusto in Serie A.
Dall’incubo retrocessione alla festa promozione in un solo anno
Al termine della stagione 2023/24, la classifica di Serie A ha sancito la retrocessione di Salernitana, Sassuolo e Frosinone. Tra le tre, la grande delusione è rappresentata dai neroverdi, che salutano la massima serie dopo undici anni esatti dalla storica promozione. L’ultima volta in B risaliva infatti alla stagione 2012/13, un’annata che vide il Sassuolo dominare il campionato cadetto, con 85 punti, in modo molto simile a quello di quest’anno. Restando in vetta dalla prima all’ultima giornata. Un campionato combattuto fino in fondo con il Verona, ma che alla fine premiò la squadra allenata da Eusebio Di Francesco, protagonista di un’impresa che cambiò la storia del club.
Da quel momento, la crescita del Sassuolo è stata continua. Le prime due stagioni in Serie A servirono per prendere le misure con la nuova dimensione, fino al grande exploit del 2015/16: con Di Francesco ancora in panchina, i neroverdi chiusero al sesto posto, conquistando una storica qualificazione in Europa League. Quello resta il miglior piazzamento di sempre. Negli anni successivi il Sassuolo ha continuato a imporsi come realtà solida e ambiziosa, accogliendo allenatori di valore come Roberto De Zerbi e valorizzando giocatori come Domenico Berardi e Ciccio Caputo. Fino all’amara retrocessione dell’annata scorsa, che non ha spento le ambizioni della società, tornando dopo solo un anno in quella categoria che ormai gli appartiene.

Sassuolo, Consigli: sarà addio, pronto ad appendere i guanti al chiodo
Secondo quanto riportato da SassuoloNews.net, Andrea Consigli è ufficialmente entrato nell’ultimo mese di contratto con il Sassuolo. L’accordo non sarà rinnovato e questo potrebbe segnare la fine della sua carriera da professionista. Dopo la retrocessione, il club neroverde ha deciso di voltare pagina, puntando sul futuro e affidando la porta all’ex Atletico Madrid Horatiu Moldovan. Di conseguenza, ha provato a cedere lo storico portiere, simbolo del club dal 2014.
Consigli, però, non ha mai preso in considerazione l’idea di lasciare il Sassuolo in un momento così delicato, scegliendo di rispettare fino in fondo il suo contratto. Una decisione che lo ha portato a vivere la stagione da separato in casa, escluso dalle rotazioni e fuori rosa per tutto l’anno. Ora, con il contratto agli sgoccioli, il portiere classe ’87 sta valutando l’ipotesi del ritiro, pronto a dire addio al calcio professionistico dopo quasi vent’anni di carriera.