Allegri ha già deciso il cambio in difesa: ciao ciao Tomori, il nuovo titolare arriva da Roma

È tempo di cambiamenti in casa Milan.
Dopo una stagione estremamente complicata, chiusa con la sconfitta per 1-0 in Coppa Italia contro il Bologna di Vincenzo Italiano, in casa Milan è tempo di cambiamenti profondi. I rossoneri hanno vissuto un’annata segnata da alti e bassi, con l’esonero di Paulo Fonseca a gennaio e l’arrivo di Sérgio Conceição in panchina. Nonostante l’immediata vittoria in Supercoppa proprio contro l’Inter, i problemi non sono stati risolti: l’ottavo posto in campionato ha infatti escluso il Milan da qualsiasi competizione europea.
L’ultima volta che il club non partecipò alle coppe fu nel 2019/20, a seguito della rinuncia forzata per una sanzione UEFA legata al fair play finanziario, nonostante il quinto posto ottenuto l’anno prima. Risalendo ancora, bisogna tornare al 2015/16, stagione chiusa al settimo posto, con Mihajlovic e Brocchi alternatisi in panchina.
L’ennesimo fallimento ha portato all’esonero anche di Conceição, accompagnato da un’ondata di delusione e contestazioni da parte della tifoseria. A peggiorare la situazione, l’assenza prolungata di un direttore sportivo, ruolo rimasto vacante fino all’arrivo recente di Igli Tare, ex Lazio. Con lui è partita ufficialmente la ricostruzione.
Tra i tanti nomi accostati alla panchina, anche quello di Vincenzo Italiano, che però ha deciso di rinnovare con il Bologna fino al 2027. Alla fine, la scelta è ricaduta su un volto noto: Massimiliano Allegri torna alla guida del Milan a undici anni dall’ultima volta. Toccherà a lui, insieme alla nuova dirigenza, dare il via a una vera rivoluzione.
Milan, tempo di rivoluzione
Ora Allegri, Tare e la dirigenza sono pronti a ricostruire un Milan competitivo, tra cessioni illustri e nuovi innesti. L’estate rossonera si preannuncia intensa e complessa, con diversi senatori già con le valigie in mano. Tra questi Mike Maignan, Theo Hernandez e soprattutto Rainjers, protagonista di una stagione straordinaria. Nonostante ciò, l’olandese è destinato a vestire la maglia del Manchester City, pronto a investire oltre 70 milioni per soddisfare le richieste di Pep Guardiola.
Non mancano però le certezze su cui ripartire. Rafael Leao, salvo offerte irrinunciabili, sarà uno dei pilastri della nuova era Allegri, così come Pulisic, Fofana e Pavlovic, tutti profili graditi al tecnico per caratteristiche e duttilità. Il Milan si prepara quindi a un mercato ricco di movimenti, sia in entrata che in uscita, con l’obiettivo di tornare protagonista in Serie A e costruire una squadra in grado di rispecchiare l’identità tattica e tecnica richiesta dall’allenatore livornese.

Milan, Allegri vuole Gila al posto di Tomori
Arrivano le prime scelte decise da Massimiliano Allegri, e tra queste spicca la bocciatura di Fikayo Tomori. Il difensore inglese, dopo quattro stagioni in rossonero, uno Scudetto conquistato e una semifinale di Champions raggiunta, è ora tra i candidati a lasciare Milanello. Un destino simile potrebbe toccare anche a Malick Thiaw, altro centrale su cui l’allenatore livornese non sembra intenzionato a puntare per la nuova stagione.
In vista della rivoluzione difensiva, uno dei nomi valutati con attenzione è quello di Mario Gila. Classe 2000, spagnolo, attualmente alla Lazio, il centrale è stato portato in Italia proprio da Igli Tare, oggi direttore sportivo del Milan. Stimato sia dal dirigente che da Allegri, Gila rappresenta un profilo interessante per rinnovare un reparto che sarà cruciale nella rinascita del club