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Andiamo a giocare in Argentina: il club di Serie C lo comunica alla Lega | Cosa è successo

Pallone Serie C - credit: Lega Pro

Da simbolo di fallimenti a leggenda della nazionale: la parabola di Lionel Messi con l’Argentina

Per anni, Lionel Messi ha vissuto un rapporto complicato con la nazionale argentina. Nonostante fosse già una stella mondiale con il Barcellona, in patria veniva spesso accusato di non replicare le stesse magie con la maglia albiceleste. I paragoni con Maradona, ingombranti, lo mettevano costantemente sotto pressione. Le finali perse (Mondiale 2014, Copa América 2015 e 2016) sembravano confermare l’idea di un fuoriclasse incapace di guidare l’Argentina alla gloria.

Quei fallimenti pesarono molto sul morale di Messi. Dopo la sconfitta ai rigori con il Cile nella finale di Copa América 2016, annunciò addirittura il ritiro dalla nazionale. L’opinione pubblica si divise: c’era chi lo comprendeva e chi lo accusava di disimpegno. La verità è che Messi soffriva più di chiunque altro il peso delle aspettative. Il ritorno, avvenuto poco dopo, segnò un cambio di rotta nella sua storia con l’albiceleste.

Il 2021 rappresentò il punto di svolta. In Brasile, proprio contro i padroni di casa e storici rivali, l’Argentina vinse la Copa América, spezzando una maledizione che durava da 28 anni. Messi fu decisivo, non solo per i gol e gli assist, ma per la leadership mostrata in campo. L’immagine di lui che solleva il trofeo al Maracanã è diventata simbolo di riscatto. Lì è nato un nuovo legame con il popolo argentino: più viscerale, più umano.

Il culmine è arrivato con la vittoria ai Mondiali del 2022 in Qatar. Un torneo dominato dal primo all’ultimo giorno, con Messi protagonista assoluto: sette gol, prestazioni da fuoriclasse e una finale entrata nella leggenda. L’Argentina ha battuto la Francia ai rigori dopo un 3-3 epico, e Messi ha finalmente coronato il suo sogno. Da eterno secondo a campione del mondo: la sua redenzione è compiuta.

Messi e l’Argentina: un amore finalmente corrisposto

Il rapporto tra Messi e l’Argentina è sempre stato segnato da aspettative altissime e giudizi impietosi. Solo i successi recenti hanno permesso di ricucire un legame che sembrava destinato a rimanere incompiuto. Oggi, Messi non è più solo il fuoriclasse: è il simbolo di un popolo, il volto di una generazione finalmente vincente.

Le lacrime del 2016 sono diventate sorrisi nel 2022. Il ragazzo timido di Rosario ha dimostrato che anche i miti cadono, soffrono e si rialzano. E proprio in quella fragilità, umana e sincera, l’Argentina ha trovato il successore del suo primo re, Diego Armando Maradona.

Il Perugia al murales di Lionel Messi - credit: AC Perugia
Il Perugia al murales di Lionel Messi / Credit: AC Perugia / www.lacasadic.com

Perugia, inizia il ritiro in Argentina

La squadra di Cangelosi è arrivata in Argentina, più precisamente a Ezaiza, per iniziare il proprio ritiro. In particolare il Perugia si allenerà al centro sportivo Lionel Messi, una struttura di ultima generazione, ideale per una preparazione di altissimo livello.

Un ritiro sudamericano insolito anche dal punto di vista climatico. Infatti, a differenza del caldo estivo che si sta vivendo in Italia, in Argentina è pieno inverno e il grifo cercherà di sfruttare al massimo le basse temperature per prepararsi al meglio.