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ARBITRO AGGREDITO in campionato: l’allenatore è una furia | Squalificato per 2 mesi dalla Lega

L'arbitro di Serie C Andeng Mbei (Credit_ Ascoli Calcio 1898 - Bellini)

L'arbitro di Serie C Andeng Mbei (Credit_ Ascoli Calcio 1898 - Bellini)

Brutto gesto da parte dell’allenatore per non aver condiviso la decisione dell’arbitro. Arriva la decisione ufficiale della Lega

Uno dei ruoli più difficili e delicati all’interno di un campo da calcio è senza dubbio quello dell’arbitro. Essere chiamati a prendere decisioni rapide, spesso in situazioni di grande tensione e sotto la pressione di giocatori, allenatori e tifosi, richiede grande lucidità, preparazione e coraggio.

Ogni scelta può influenzare l’andamento di una partita, ed è proprio per questo che gli arbitri sono costantemente al centro dell’attenzione. Gli arbitri infatti sono criticati per atteggiamenti considerati poco chiari o per le decisioni che sembrano sbagliate. Tuttavia molte di queste valutazioni vengono poi rivalutate e comprese meglio.

Negli ultimi anni, infatti, il mondo del calcio ha introdotto strumenti a supporto del lavoro arbitrale, con l’obiettivo di ridurre gli errori e aumentare la trasparenza. Nei campionati italiani, in particolare in Serie A e Serie B, è stato adottato il VAR (Video Assistant Referee), una tecnologia che permette di rivedere le azioni più controverse.

Grazie al VAR, l’arbitro può ricevere assistenza. Anche se non elimina del tutto le polemiche, questo strumento rappresenta un importante passo avanti per garantire maggiore giustizia e correttezza nel gioco. Il compito dell’arbitro, però, resta complesso: la tecnologia aiuta, ma la responsabilità di decidere, spesso in pochi secondi, continua a pesare sulle sue spalle.

Nuova tecnologia in C

La Serie C introdurrà il Football Video Support (FVS), un nuovo strumento tecnologico pensato per supportare gli arbitri, ma diverso dal VAR tradizionale. Come precisato dall’ex arbitro Gianpaolo Calvarese, non si tratta di un “VAR a chiamata”, ma di un sistema semplificato con alcune novità importanti.
Il FVS prevede un solo monitor posizionato tra le panchine e un operatore che assisterà il quarto uomo, senza l’utilizzo di più telecamere né comunicazioni con una sala esterna. La novità principale è il ruolo attivo degli allenatori, che avranno due possibilità (“card”) per richiedere una revisione durante la partita, consegnandole al quarto ufficiale.

Le revisioni sono ammesse solo in casi di errori chiari ed evidenti, come: gol/non gol, rigore/non rigore, cartellini rossi diretti (non secondi gialli), errore di identità del giocatore sanzionato. In base all’episodio, possono verificarsi tre scenari: Tutto regolare: si prosegue senza cambi; Errore oggettivo evidente: il quarto uomo segnala l’irregolarità all’arbitro, che prende provvedimenti senza dover visionare il monitor; Situazione dubbia: l’arbitro guarda l’azione al monitor (come l’On Field Review del VAR). Se, dopo la review, l’arbitro cambia la decisione, la squadra mantiene la card. Se l’arbitro conferma la decisione, la card non viene ritirata. Il FVS apre così una nuova era per la Serie C, con più precisione e un dialogo diretto tra arbitri e panchine.

Tomei in conferenza stampa pregara
Tomei – Credit Ascoli Calcio – www.lacasadic.com

Arbitro “aggredito”: la decisione della Lega

Lo scorso 6 settembre, in occasione della sfida tra Ascoli e Juventus Next Gen, ecco l’episodio che non ti aspetti. Poco dopo l’ora di gioco, l’allenatore di casa Tomei ha lasciato il proprio posto in panchina per via di un rosso rifilato dal direttore di gara.

Il motivo? Una bottiglietta lanciata in campo all’indirizzo dell’arbitro per una decisione non condivisa: per lui rosso da parte del signor Recchia della sezione di Brindisi e maxi squalifica di 7 giornate (LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO). Al termine della gara, lo stesso Tomei si era scusato: “Non giudico, tutti possiamo sbagliare, ma quando l’errore è reiterato dà fastidio. Ci sono stati due o tre falli evidenti non fischiati. Ma finisce lì”.