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Attacco del presidente granata | Stoccata a GRAVINA: “Deve chiedere scusa”

Pallone serie A credit gdm copertina

Pallone Serie A - credit gdm - www.lacasadic.com

Serie B, una stagione tra successi e delusioni

L’ultimo capionato di Serie B ha regalato grandi emozioni, dimostrando di essere un campionato affascinante. Tra le delusioni di chi si aspettava una stagione migliore, essendo partito con i favori dei pronostici, e chi invece si è rivelato una piacevole sorpresa. C’è chi poi ha confermato le aspettative, come la capolista Sassuolo, partita tra le favorite ha centrato l’obiettivo promozione.

Il Pisa è la seconda promossa diretta in Serie A, e a differenza dei neroverdi ai nastri di partenza nessuno immaginava che i ragazzi di Pipppo Inzaghi facessero una cavalcata così, centrando un obiettivo storico. I nerazzurri infatti tornano nella massima serie dopo ben 34 anni di attesa.

Una squadra che aveva tutte le carte in regola per tornare in Serie A è il Palermo. Un organico con giocatori esperti e l’arrivo al mercato di gennaio di un bomber come Pohjanpalo non sono bastati a Dionisi per centrare un obiettivo dichiarato già a a inizio stagione. LA corsa dei rosanero è terminata ai Playoff contro la Juve Stabia che si è imposta per 1-0.

Ci sono poi le retrocessioni, che quest’anno tra le varie vicende giudiziarie hanno regalato colpi di scena inaspettati. Sul campo la terocessione più clamorosa è stata quella della Sampdoria, che mai era scesa in Serie C. Ma le vicende extra campo del Brescia hanno ridisegnato la classifica, dando la possibilità ai blucerchiati di disputare i Playout. Occasione che i ragazzi di Evani nono hanno sprecato, vincendo la doppia sfida con la Salernitana. I campani così dopo aver assaporato la Serie A negli scorsi anni, ripartiranno dalla Serie C.

Salernitana, una retrocessione tra mille disavventure

Una stagione nettamente al di sotto delle aspettative per i granata, che nessuno a inizio anno pensava potesse terminare il campionato con un’amara retrocessione. Un’annata turbolenta che ha visto ben 4 avvicendamenti in panchina con Martuscello, Colantuono, Breda e Marino. Un dato che testimonia l’instabilità vissuta dalla squadra in questo campionato e si è rispecchiata nei risultati.

Come se non bastasse anche la sfortuna ha giocato un ruolo importante nel cammino dei campani. All’andata dei Playout la squadra è stata vittima di un’intossicazione alimentare, con conseguente rinvio della gara di ritorno. Partita caratterizzata dagli spiacevoli episodi di cui si sono resi protagonisti i tifosi della Salernitana che nel secondo tempo hanno lanciato in campo oggetti e seggiolini. Sul 2-0 per la Sampdoria la gara viene sospesa e il giorno seguente viene decretato lo 0-3 a tavolino.

Salernitana, Iervolino: “Mi dispiace per la città. Gravina? Dovrebbe chiedere scusa”

Intervistato da Il Mattino, il presidente della Salernitana replica alle parole di Gravina: “Premetto che mi dispiace per la città, volevo fare di più e non ci sono riuscito.Mi devo cospargere il capo di cenere e chiedere scusa. Ma voglio ripartire subito. Intanto abbiamo adito la giustizia sportiva ed è nostro diritto andare al Tar dove proveremo a difenderci perché riteniamo di avere subito una enorme ingiustizia. Ed è grave che nessuno dei dirigenti che governano il calcio abbia chiesto scusa. È una mancanza di rispetto nei confronti di Salerno e della società”, ha continuato.

Iervolino è un fiume in piena: “Giocarsi una categoria a causa di errori arbitrali anche abbastanza banali grida vendetta. Sono sbigottito che il capo dei designatori non abbia detto nulla. Gravina? È stato inelegante e irrispettoso nei miei confronti ed in quelli dei salernitani. Noi abbiamo saputo dello slittamento dei playout dagli organi di stampa. Bedin ci ha chiamato soltanto dopo. Il giorno dopo ho chiamato il presidente della Figc manifestandogli le miei rimostranze. Gravina invece ha ricevuto l’ad Milan solo tre giorni prima della gara con la Samp che nulla c’entrava con la sospensione del playout con il Frosinone.Gravina dovrebbe chiedere scusa. Non so perchè si prenda la briga di parlare in certi termini. Ha detto che ci si trincera dietro gli alibi: questa è una caduta di stile che mi fa avere un giudizio differente su di lui. Se per Gravina è una stagione regolare giocare un mese dopo i playout; oppure venire a sapere sei mesi dopo di una penalizzazione, per giunta con questi torti arbitrali subiti. Sono parole assolutamente non condivisibili. Inaspettate rispetto al suo ruolo. Se questo è il calcio che lui vuole gestire io non lo condivido”.