Come EKITIKE DEL LIVERPOOL…in Serie C: gol ed espulsione, ma il club non l’ha preso benissimo

Hugo Ekitike, attaccante del Liverpool
Il giocatore si lascia andare a un’esultanza sfrenata, ma senza considerare le controindicazioni: il fatto.
La gioia e l’adrenalina di un gol possono generare emozioni intense, di incalcolabile potenza. Tanto da produrre, nei casi più estremi, anche l’effetto opposto. Chiedere per approfondire il discorso a Hugo Ekitike, attaccante del Liverpool.
Il suo è un caso che merita particolare attenzione. Non solo perché è recente, ma soprattutto perché rientra nel catalogo delle esultanze da evitare. Inimicarsi gli arbitri è facile. Soprattutto se, da ammonito, segni e ti togli la maglietta. Vietatissimo.
Contesto. Liverpool e Southampton si affrontano nella sempre splendida cornice di Anfield. La partita è di quelle belle: vale l’accesso al prossimo turno di Carabao Cup. I Reds, però, non brillano e, a cinque minuti dalla fine, restano ancorati ad un 1-1 che sta stretto.
Poi, la svolta. Chiesa, il nostro Chiesa, decide di salire in cattedra. Minuto 85: Federico assiste, l’attaccante francese ex Eintracht Francoforte spinge in porta. Gol vittoria, felicità incontenibile e…un’ingenuità clamorosa: il ragazzo, ammonito, si toglie la maglia, la mostra fiero a i tifosi e viene espulso. Scatenando anche la rabbia del suo allenatore, Arne Slot: “Gesto inutile e stupido”. Più chiaro di così…
Le esultanze più iconiche della storia del calcio
Ma per fortuna il calcio ha saputo regalarci esultanze più iconiche e in contesti più arricchenti. Sono quelle che emuliamo al campetto, dopo un gol o una giocata da capogiro. Sono quelle che restano nei ricordi, per bellezza, incisività e replicabilità. Affatto scontato. Ma il pallone, storicamente, unisce tutti allo stesso modo.
Cristiano Ronaldo e il ragazzo di periferia, Lionel Messi e l’operaio che, dopo il lavoro, inebria i colleghi con il suo talento nascosto. Il loro modo di palesare la gioia costituisce la nostra stessa spensieratezza. Un SIUU che libera e gli indici rivolti verso il cielo che ci connettono con un’altra dimensione. Senza dimenticare il bacia-dita di Suarez e le braccia incrociate di Mbappé, senza trascurare tante altre belle invettive che conserveremo sempre. Tranne quelle nocive: è successo ancora. Questa volta non parliamo di Ekitike, ma ci andiamo vicini.

Bernardotto, che serata! Segna, si fa espellere, ma il Guidonia vince ugualmente
Sulla falsariga dell’attaccante del Liverpool, infatti, il centravanti del Guidonia Montecelio, Gabriele Bernadotto, ha animato con un episodio singolare il weekend di Serie C. Cambia il contesto: la partita è contro la Pianese. Match teso, tipico di un campionato sempre avvincente.
Il minuto è l’ottantaduesimo. Il classe ’97 viene ammonito. Finita qui? Non esattamente. Segna pochi secondi dopo. Ora sì, parola fine. Anzi: altro colpo di scena. Perché il giocatore si fa travolgere dalla gioia e…viene espulso. Con la più classica delle esultanze: togliendosi la maglia.