Come il Como, ma in Serie C: lo ha ammesso l’allenatore | E’ nato un nuovo progetto

Cesc Fabregas (IMAGO)
L’allenatore si sbilancia dopo la partita: arriva il paragone con il Como per gli avversari, attestato di stima nonostante la sconfitta.
Il ritorno del Como in Serie A ha rappresentato una delle storie più affascinanti e romantiche del calcio italiano contemporaneo. Dopo anni di difficoltà, fallimenti e ripartenze dalle categorie inferiori, il club lariano è riuscito a riconquistare la massima serie grazie a un progetto solido, ambizioso e profondamente legato al territorio.
La proprietà indonesiana, guidata dalla famiglia Hartono — tra le più ricche dell’Asia — ha investito con lungimiranza, puntando non solo sui risultati sportivi ma anche sulla crescita strutturale e sull’immagine internazionale del club.
Il Como ha costruito la propria rinascita su una filosofia moderna, che combina competenza manageriale, visione globale e rispetto per la tradizione. Il rinnovamento dello stadio Sinigaglia, la valorizzazione del settore giovanile e l’arrivo di figure esperte in panchina e in dirigenza testimoniano la volontà di rendere la squadra competitiva e sostenibile.
Sul campo, il gioco del Como si distingue per organizzazione, equilibrio e coraggio, caratteristiche che hanno permesso alla squadra di imporsi anche contro avversari più blasonati.Il ritorno in Serie A non è stato soltanto un traguardo sportivo, ma anche un segnale per l’intero movimento calcistico italiano.
Il modello Como
La presenza del Como nella massima categoria porta freschezza, nuove idee e un legame autentico con il territorio del Lago di Como, uno dei luoghi più iconici e suggestivi del Paese. Inoltre, la Serie A beneficia di una piazza elegante e internazionale, capace di attirare pubblico, sponsor e attenzione mediatica da tutto il mondo.
In definitiva, il Como rappresenta oggi un modello di rinascita e ambizione. La sua storia recente dimostra che con una visione chiara, investimenti mirati e passione autentica, anche una città di dimensioni contenute può tornare a vivere il grande sogno del calcio italiano, sfidando le potenze storiche della Serie A con orgoglio e identità.

Giugliano, Capuano: “Siracusa simile al Como”
Le parole dell’allenatore gialloblu a fine gara: “Siamo all’inizio, la squadra può e deve migliorare e la gara era difficilissima. Il Siracusa aveva creato contro chiunque e non era semplice, abbiamo fatto una gara di un livello altissimo che difficilmente si vede in queste categorie. Abbiamo sbagliato l’impossibile, un goal annullato per 10 millimetri. È normale che siamo calati visto che cerchiamo sempre di correre in avanti, appena hanno guadagnato campo mi sono messo col 3-5-2”.
Conclude: “Ero arrivato in un momento dove credevo di non poter fare più questo mestiere mentre mi sono reso conto che non è così. Sai quando nuoti, scendendo da un barca e ti chiedi quando arriverai alla sabbia? Mi è accaduto quanto di più vigliacco potesse capitare. Essere accusato di aver trattato male i giocatori solo per non pagare un contratto è un qualcosa di ridicolo. Lì ho creduto di esser giunto alla fine ma non volevo darla vinta a nessuno”.
