Dalla salumeria di un alimentari alla panchina del Foggia: chi è Enrico Barilari, l’ancora di salvezza rossonera

Enrico Barilari, allenatore. Credit: Sestri Levante
Il Foggia ha cambiato allenatore: una scelta difficile ma necessaria dopo un avvio di stagione al di sotto delle aspettative
Gli ultimi quattro anni del Foggia, dentro e fuori dal campo, sono stati poco generosi con i tifosi rossoneri. Nella passata stagione, la squadra ha conquistato la salvezza in extremis, mantenendo la Serie C solo ai playout contro il Messina, condannando i giallorossi alla Serie D.
Anche quest’anno, guardando i risultati, sembra ripetersi lo stesso copione. A destare attenzione è però un altro dato: gli avvicendamenti in panchina negli ultimi quattro anni. Che sia un record o meno, resta evidente che la gestione tecnica non ha sempre funzionato, lasciando un vuoto che spesso si è riflesso sul campo.
La stagione in corso non è partita nel migliore dei modi: Foggia al penultimo posto del girone C, con 10 punti in 12 gare, due sole vittorie, 7 gol fatti e 19 subiti. La zona salvezza è a due punti, ma una svolta immediata è ormai attesa dai tifosi, soprattutto dopo l’addio di Delio Rossi.
Il percorso recente della società inizia nel 2021-22 con il ritorno di Zeman, pensato per dare identità e gioco e ricucire i rapporti con i tifosi. Nel campionato successivo, però, la panchina diventa un’altalena: Boscaglia, Gentile ad interim e Mario Somma, che alla presentazione non riesce a trattenere le lacrime per una chiamata tanto attesa. Segue la parentesi con Delio Rossi e, nel 2023-24, il trend non cambia: Cudini, Olivieri e Coletti si alternano al timone, mentre nel 2024-25 si raggiunge addirittura un record con 17 cambi in panchina tra esoneri, subentri e incarichi a interim. Brambilla, Capuano, Zangla, Gentile e Zauri: la confusione regna sovrana, penalizzando la squadra in campo e allontanando una tifoseria sempre più disaffezionata.
L’addio con Delio Rossi
Le strade del Foggia e di Delio Rossi si dividono. Le parti stavano lavorando alla risoluzione del rapporto, che si è concretizzata con il comunicato diffuso dal club rossonero: “La società Calcio Foggia 1920 s.r.l. comunica che, in data odierna, dopo aver ascoltato l’intera Squadra e informato l’Amministrazione giudiziaria, all’esito di un confronto con l’allenatore Delio Rossi, si è giunti alla decisione di condividere la risoluzione consensuale del rapporto professionale con il tecnico e il suo staff”
Prosegue: “A Mister Rossi va il nostro sentito ringraziamento per aver scelto, all’inizio della stagione, di tornare a vestire i colori rossoneri con professionalità, impegno e dedizione sostenendo fin qui un progetto non solo sportivo ma anche di rilevanza sociale. La società Calcio Foggia 1920 s.r.l. augura a Delio Rossi le migliori fortune, sportive e personali”.

Il nuovo allenatore del Foggia
Enrico Barilari, 51 anni, ligure di Levanto, è il nuovo allenatore del Foggia. Sarà lui a guidare i rossoneri nella delicata sfida di domenica sera contro il Benevento allo Zaccheria. A Foggia ritrova il Direttore Sportivo Carlo Musa, con cui ha condiviso l’esperienza a Sestri Levante nel 2023-2024. Proprio lì Barilari si è fatto conoscere tra i professionisti, conquistando la promozione dalla Serie D e aprendo le porte della sua carriera tra i professionisti.
Prima di firmare con il club del patron Nicola Canonico, ha risolto il contratto con il Sorrento, dove era legato fino al 30 giugno. Succede a Delio Rossi, che ieri ha ufficializzato la separazione consensuale dal club. Per Barilari, allenare tra i professionisti non è più un hobby: è il frutto di anni di sacrifici, impegno e lavoro che finalmente ripaga.
Curioso il suo percorso: per quasi trent’anni ha gestito un negozio di alimentari, accanto alla seconda passione, quella per il calcio. La chiamata del Sestri Levante fu il punto di svolta: il primo contratto in Serie C lo ha convinto a fare dell’allenare la sua professione. Dopo Sestri, l’esperienza al Sorrento, dove un avvio promettente è stato interrotto a gennaio da un esonero dopo sei gare senza punti. Tra i suoi riferimenti Zeman e Spalletti, predilige il 4-3-3 ma non disdegna il 3-5-2. La sua forza? Saper adattare la squadra alle caratteristiche dei giocatori. A Foggia, con il materiale a disposizione, dovrà trasformare le difficoltà in opportunità e guidare i rossoneri con pragmatismo e carattere.
