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Dopo la sconfitta le dimissioni: il ds era cresciuto a Napoli | Ora lascia per sempre il club

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Il pallone della Champions League - IMAGO - www.lacasadic.com

Una sconfitta a chiudere un rapporto mai sbocciato con la piazza

In casa bianco rossa si potrebbe assistere a un nuovo addio , anche qui tramite dimissioni, dopo quelle dell’allenatore Piero Braglia. La società umbra aveva confermato l’allenatore e il direttore generale fino all’ultima giornata, la sconfitta maturata per 3-0 contro il Pineto però potrebbe essere stata decisiva per l’evolversi della situazione.

La svolta non è arrivata nella gara contro il Pineto, per cui la società, dopo aver accolto le dimissioni di Braglia dopo appena un mese dal suo ingaggio, si è mossa alla ricerca di un nuovo allenatore e avrebbe individuato per la guida del club l’ex bandiera bianco rossa Giovanni Tedesco, centrocampista che ha vestito la maglia degli umbri dal 1998 al 2004 collezionando 154 presenze.

La squadra al momento si trova la penultimo posto del girone B di Serie C e, assieme alla Pro Patria è l’unica tra le sessanta squadre della Serie C a non avere trovato ancora la vittoria. Sono ben cinque le sconfitte di fila e la squadra, nonostante un gesto forte come il cambio di fascia di capitano, affidata al giovane Giunti, sembra non riuscire a trovare la forza di allontanarsi da questa situazione delicatissima.

Il tifo non ha risparmiato le contestazioni anche al direttore generale, sintomo che quello tra l’ex direttore sportivo del Napoli e il pubblico bianco rosso sia un rapporto che non è mai sbocciato e che sta arrivando al suo epilogo nel peggiore dei modi.

La carriera e l’arrivo a Napoli campione d’Italia in carica 

La carriera calistica del direttore generale del Perugia parte dalla Lazio, dove ha giocato dal 1982 al 1984, collezionando 13 presenze. Successivamente la Cremonese e molte squadre che oggi ritroviamo nel girone C di Serie C, come: Salernitana, Monopoli, Foggia, Casarano e Messina, per concludere poi la carriera alla Fermana.

La carriera da direttore sportivo ha toccato sicuramente più picchi, soprattutto a partire dal 2016, quando sale di due categorie, costruendo un Lecce abile di passare dalla Serie C alla Serie A. resterà in Salento fino al 2020 per poi passare allo Spezia e nel 2023 al Napoli campione d’Italia in carica, subentrando all’uscente Cristiano Giuntoli.

Le dimissioni a Perugia e l’addio al club

Dopo nemmeno un anno trascorso infatti potrebbe concludersi l’esperienza a Perugia di Mauro Meluso. Il direttore sportivo e la società sarebbero vicini a trovare un accordo per la risoluzione consensuale dell’importante contratto che vede il direttore generale legato al club fino al 2027.

Un rapporto mai sbocciato tra la piazza e il direttore che, dopo il dodicesimo posto dell’anno scorso, non è riuscito a fare il salto per poter ambire a una posizione di classifica più alta e che adesso vede un Perugia in enorme difficoltà e che necessita di una grossa svolta per recuperare il prima possibile da un avvio da complicatissimo.