E’ lui il nuovo allenatore rossoblù: esonero immediato e cambio in panchina | Annunncio del club

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Il club ha deciso: è arrivato il momento di cambiare allenatore. Scatta l’esonero definitivo, in panchina già la nuova scelta
Nel calcio, quando i risultati non arrivano, il primo a pagare è quasi sempre l’allenatore. Una regola non scritta, ma profondamente radicata nel sistema, dove la figura del tecnico finisce per diventare il capro espiatorio di ogni difficoltà.
Esonerare un allenatore è spesso una scelta dolorosa, soprattutto perché dietro ogni panchina c’è un lavoro quotidiano fatto di allenamenti, studio degli avversari, preparazione tattica, gestione del gruppo e mille dettagli invisibili al grande pubblico. Eppure, quando la squadra non gira, le responsabilità ricadono quasi sempre su chi la guida.
Nella storia del calcio, sono tantissimi i tecnici che hanno dovuto abbandonare il proprio incarico per motivi diversi: incomprensioni con la società, spogliatoio spaccato, ma soprattutto rendimento sotto le aspettative. Anche allenatori preparati, stimati e con un passato vincente alle spalle, non sono stati risparmiati da esoneri improvvisi.
Il calcio è un mondo dove il tempo è un lusso raro e la pazienza si misura in punti. Una vittoria può cambiare la narrazione, una sconfitta può essere fatale. È il prezzo di un mestiere affascinante, ma crudele, in cui conta solo una cosa: vincere. E farlo, possibilmente, subito.
Esoneri, una scelta
È saltata la prima delle 40 panchine tra Serie A e B: l’Empoli ha ufficialmente esonerato Guido Pagliuca e ora tratta per riportare Alessio Dionisi in Toscana.
Ma avete mai fatto caso a come viene comunicata questa decisione? Gli allenatori non vengono mai licenziati, né esonerati in modo diretto. No, vengono sempre e soltanto “sollevati dall’incarico”. Provate a rileggere i comunicati ufficiali degli ultimi mesi: da De Rossi alla Roma, a Gilardino con il Genoa, fino a Thiago Motta alla Juventus. Tutti quanti, magicamente, “sollevati”.
Viene da immaginare una sorta di gru invisibile, con il braccio lungo come il collo di una giraffa, che si abbassa con eleganza, afferra l’allenatore in panchina e lo porta via, in silenzio, verso destinazione ignota. Sembra quasi che ogni club abbia una cartella precompilata, come quelle delle Poste: basta inserire il nome dell’allenatore, stampare il modulo “sollevamento” e pubblicarlo sui social. Un modo elegante per non dire la verità più cruda: ti abbiamo mandato a casa.
Ma nel calcio, si sa, anche le parole fanno strategia.

La nuova avventura
Cambio in panchina in casa Picerno. Dopo la sconfitta per 0-2 contro la Casertana, il club ha deciso di esonerare Claudio De Luca. Al suo posto è arrivato Valerio Bertotto. “La AZ Picerno rende noto di aver affidato la guida tecnica della prima squadra a Valerio Bertotto. Nel nuovo assetto tecnico entra a far parte dello staff anche Claudio Bazeu, che ricoprirà il ruolo di allenatore in seconda. Torinese, classe 1973, Bertotto ha alle spalle una lunga e prestigiosa carriera da calciatore, vissuta in gran parte con la maglia dell’Udinese, di cui è stato simbolo e capitano per oltre tredici stagioni, collezionando più di 330 presenze in Serie A e partecipando anche alla Champions League e alla Coppa Intertoto, vinta nel 2000. Ha poi vestito le maglie di Siena e Venezia, oltre a collezionare quattro presenze con la Nazionale italiana tra il 2000 e il 2001”.
“Appesi gli scarpini al chiodo, intraprende il percorso da allenatore ottenendo la qualifica UEFA Pro nel 2012. Guida la Rappresentativa Lega Pro, poi siede sulle panchine di Pistoiese, Messina, Bassano Virtus – con cui conquista i playoff di Serie C -, Viterbese, Ascoli in Serie B e più recentemente del Giugliano, con cui nelle ultime due stagioni ha centrato la qualificazione ai playoff nel Girone C, valorizzando un gruppo giovane e competitivo. Con lui arriva anche Claudio Bazeu, che lo ha affiancato nel recente percorso professionale condividendone metodo e principi di lavoro”.